TUNISIA
Riesplode la rivolta del pane
"Uccisi venti manifestanti"
"Uccisi venti manifestanti"
La polizia ha aperto il fuoco sulla folla a Tala. L'opposizione parla di decine di vittime e uno dei suoi leader chiede al presidente Ben Ali di ordinare alle forze dell'ordine di non sparare più. Ancora una vittima, la quarta, in Algeria
TUNISI - Mentre continuano gli scontri tra manifestanti e forze dell'ordine in Algeria 1, la rivolta del pane riesplode anche in Tunisia. Almeno otto persone sono state uccise nei disordini scoppiati a Tala e a Kasserine, nella regione centro-orientale del Paese. Ma fonti dell'opposizione parlano di "almeno venti morti". Ieri un ambulante si era dato fuoco a Sidi Bouzid e quattro dimostranti erano rimasti feriti in scontri con le forze dell'ordine a Rgeb, località a 210 chilometri ad ovest di Tunisi. In serata, un bilancio ufficiale diffuso dal governo parla di 14 morti in 24 ore.
In questa drammatica situazione, uno dei leader dell'opposizione, Ahmed Nejib Chebbi, ha rivolto un appello "urgente" al presidente Zine Abidine Ben Ali affinché dia "immediatamente" alla polizia l'ordine di non sparare più "per salvare la vita a cittadini innocenti e rispettare il loro diritto a manifestare". Deve "far cessare il fuoco", ha detto il capo storico del Partito democratico progressista sostenendo che secondo attivisti del suo partito nelle due città la polizia "ha sparato sui cortei funebri".
AUDIOVIDEO Cronace e testimonianze dalla Tunisia 2
Ieri, dopo
In questa drammatica situazione, uno dei leader dell'opposizione, Ahmed Nejib Chebbi, ha rivolto un appello "urgente" al presidente Zine Abidine Ben Ali affinché dia "immediatamente" alla polizia l'ordine di non sparare più "per salvare la vita a cittadini innocenti e rispettare il loro diritto a manifestare". Deve "far cessare il fuoco", ha detto il capo storico del Partito democratico progressista sostenendo che secondo attivisti del suo partito nelle due città la polizia "ha sparato sui cortei funebri".
AUDIOVIDEO Cronace e testimonianze dalla Tunisia 2
Ieri, dopo
l'assalto a una banca e ad alcuni edifici pubblici, per la prima volta a Tala erano stati schierati i militari. Belgacem Sayhi, un sindacalista del comparto scuola, ha raccontato all'agenzia France Presse che nel centro della città la polizia ha aperto il fuoco sui manifestanti. Le vittime sono Marwan Jomni, 20 anni, Boulaaba Ahmed, 30 anni, Omri Mohamed, 17 anni, e Nouri Boulaaba, 30 anni, secondo quanto confermato da due fonti che hanno chiesto l'anonimato. Tra i feriti, sei sono in gravissime condizioni e sono stati trasferiti in un ospedale di Kasserine, il capoluogo della regione dove, in altri scontri, sarebbe stato ucciso un bambino di 12 anni. Quest'ultima notizia, però, non è stata confermata dalle autorità locali.
In Tunisia la rivolta contro il carovita 3 e la disoccupazione è iniziata il 17 dicembre dopo che un ambulante laureato si era dato fuoco a Sidi Bouzid per protestare contro la polizia che gli aveva sequestrato la merce.
La protesta contro il carovita continua anche in Algeria, dove negli ultimi giorni quattro persone sono state uccise e circa 800 persone, tra le quali 300 agenti, sono rimas
In Tunisia la rivolta contro il carovita 3 e la disoccupazione è iniziata il 17 dicembre dopo che un ambulante laureato si era dato fuoco a Sidi Bouzid per protestare contro la polizia che gli aveva sequestrato la merce.
La protesta contro il carovita continua anche in Algeria, dove negli ultimi giorni quattro persone sono state uccise e circa 800 persone, tra le quali 300 agenti, sono rimas
te ferite. L'ultima vittima è un giovane centrato da un colpo di pistola ieri sera nella regione di Tiaret, 340 chilometri a ovest di Algeri, mentre insieme al padre tentava di salvare il loro bar da un attacco dei manifestanti. Le circostanze della sua morte restano tuttavia poco chiare: secondo testimoni e un senatore che ha richiesto l'anonimato, il proiettile che ha ucciso il giovane proveniva dalla pistola del padre.
La notte è stata tranquilla ad Algeri, anche se alcuni incidenti, riporta il quotidiano El Watan, sono avvenuti ieri pomeriggio e in serata nella periferia orientale, a Bordj El Kiffan e Ain Taya, dove i manifestanti hanno bloccato le vie principali con barricate.
Scontri sono avvenuti in Cabilia, nel capoluogo Tizi Ouzou, nei pressi di Bejaia, Boumerdes e Bouira, ma anche ad Annaba e Tebessa (est). Per la prima volta ieri sera, i giovani sono scesi in strada anche a Bechar e Maghnia, lungo la frontiera con il Marocco.
Intanto il governo ha annunciato nuove misure eccezionali adottate dal governo per ridurre i prezzi di olio e zucchero. Tra le principali disposizioni adottate dal consiglio interministeriale c'è "una sospensione ed esonero dei diritti doganali, di tasse e imposte" su olio e zucchero che permetteranno complessivamente di ridurre i prezzi del 41% i prezzi, ha reso noto un comunicato del primo ministro Ahmed Ouyahia, invitando produttori e distributori ad applicare con "urgenza gli effetti delle norme sui prezzi". La sospensione di queste imposte sarà in vigore fino al 31 agosto, precisa la nota, e nello stesso periodo il governo definirà insieme agli operatori un sistema per "stabilizzare in modo permanente i prezzi di zucchero e olio".
Fonte :Repubblica
La notte è stata tranquilla ad Algeri, anche se alcuni incidenti, riporta il quotidiano El Watan, sono avvenuti ieri pomeriggio e in serata nella periferia orientale, a Bordj El Kiffan e Ain Taya, dove i manifestanti hanno bloccato le vie principali con barricate.
Scontri sono avvenuti in Cabilia, nel capoluogo Tizi Ouzou, nei pressi di Bejaia, Boumerdes e Bouira, ma anche ad Annaba e Tebessa (est). Per la prima volta ieri sera, i giovani sono scesi in strada anche a Bechar e Maghnia, lungo la frontiera con il Marocco.
Intanto il governo ha annunciato nuove misure eccezionali adottate dal governo per ridurre i prezzi di olio e zucchero. Tra le principali disposizioni adottate dal consiglio interministeriale c'è "una sospensione ed esonero dei diritti doganali, di tasse e imposte" su olio e zucchero che permetteranno complessivamente di ridurre i prezzi del 41% i prezzi, ha reso noto un comunicato del primo ministro Ahmed Ouyahia, invitando produttori e distributori ad applicare con "urgenza gli effetti delle norme sui prezzi". La sospensione di queste imposte sarà in vigore fino al 31 agosto, precisa la nota, e nello stesso periodo il governo definirà insieme agli operatori un sistema per "stabilizzare in modo permanente i prezzi di zucchero e olio".
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