martedì 18 gennaio 2011

Irrespirabile polverone, fare chiarezza subito.

Avvenire: «Storia che ferisce»

ROMA
Il giornale dei vescovi "Avvenire" interviene sul caso Ruby invocando «sobrietà» per coloro che operano nella sfera pubblica e invitando tutte le parti a fare subito chiarezza. In un editoriale pubblicato in prima pagina, il direttore Marco Tarquinio sostiene che «anche solo l’idea che un uomo che siede al vertice delle istituzioni dello Stato sia implicato in storie di prostituzione e, peggio ancora, di prostituzione minorile ferisce e sconvolge».

E ricorda che «in questi anni questo giornale ha ripetutamente ricordato a tutti - premier in primo luogo - che per servire degnamente nella sfera pubblica bisogna sapersi dare, e tener cara, una misura di sobrietà e di rispetto per se stessi, per ogni altro e per il ruolo che si ricopre». In proposito, Tarquinio ricorda le parole pronunciate a settembre dal cardinale Bagnasco: «In qualunque campo, quando si ricoprono incarichi di visibilità, il contegno è indivisibile dal ruolo».

Quanto all’inchiesta, il giornale dei vescovi chiede che si concluda presto. «A noi italiani, a tutti noi, comunque la pensiamo e comunque votiamo, è dovuto almeno questo: un’uscita rapida da questo irrespirabile polverone. E ognuno deve fare per intero la propria parte perchè questo avvenga con tutta l’indispensabile pulizia agli occhi dell’Italia e del mondo».
Fonte:La stampa 



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