giovedì 20 gennaio 2011

La pensione può attendere


Quasi alla chetichella, un po’ per volta, spariscono i vantaggi acquisiti: dimagrisce la pensione e si lascia il lavoro sempre più tardi. In pochi anni siamo passati dal più vantaggioso sistema a ripartizione di tipo retributivo a uno di tipo contributivo. Dal 2011, il primo assegno previdenziale lo vedremo con almeno un anno di ritardo. E non finisce qui. Dal 1° gennaio 2015 aumenta per tutti il requisito anagrafico previsto per l'accesso alle pensioni. Verrà applicato, per la prima volta, il meccanismo che aggancia i requisiti di età per il diritto alle prestazioni previdenziali agli incrementi della speranza di vita rilevate dall'Istat.
Se già adesso si accede alla pensione di vecchiaia a 66 anni, dato che bisogna attendere
un anno per avere il primo assegno, dopo il 2015 forse andremo a riposo a 70 anni.


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