Nuovo blitz televisivo per Silvio Berlusconi e nuovo, durissimo, attacco del premier contro le «falsità» sul caso Ruby. Dopo la fallita incursione a Ballarò della settimana scorsa, il premier punta il mirino su «L'Infedele» in onda su La 7 condotto dal giornalista Gad Lerner.
Conduzione spregevole
Berlusconi ha detto di aver visto «una conduzione spregevole, turpe, ripugnante». «State dicendo cose distorte dalla realtà e io so quel che dico - ha aggiunto il premier rivolgendosi a Lerner - mentre lei no». Il presidente del consiglio si è poi concentrato in una difesa di Nicole Minetti definendola »una persona intelligente, preparata, seria. Laureata con il massimo dei voti e di madrelingua inglese», facendo infuriare Lerner quando ha sottolineato che la Minetti è così «a differenza delle cosiddette signore che sono lì in trasmissione».
Berlusconi ha detto di aver visto «una conduzione spregevole, turpe, ripugnante». «State dicendo cose distorte dalla realtà e io so quel che dico - ha aggiunto il premier rivolgendosi a Lerner - mentre lei no». Il presidente del consiglio si è poi concentrato in una difesa di Nicole Minetti definendola »una persona intelligente, preparata, seria. Laureata con il massimo dei voti e di madrelingua inglese», facendo infuriare Lerner quando ha sottolineato che la Minetti è così «a differenza delle cosiddette signore che sono lì in trasmissione».
La replica di Lerner: sei un cafoneIl giornalista ha quindi duramente controbattuto dando del «cafone» a Berlusconi e invitandolo ad andare dai giudici anzichè sfogarsi in televisione. A questo punto il
premier ha invitato «cordialmente la signora Iva Zanicchi (presente in studio) ad alzarsi e a lasciare quel postribolo televisivo».
premier ha invitato «cordialmente la signora Iva Zanicchi (presente in studio) ad alzarsi e a lasciare quel postribolo televisivo».
Gli ultimi blitz di Berlusconi in tv
Per il capo del governo, quella di ieri sera 24 gennaio, è la terza "incursione" a sorpresa in diretta televisiva degli ultimi sei mesi, non contando il tentativo respinto da Giovanni Floris della settimana scorsa. La prima, altrettanto accesa, fu il due giugno scorso quando a far andare su tutte le furie il presidente del Consiglio fu un servizio di Ballarò sulla manovra economica del governo. A novembre, invece - ma sempre a Ballarò - è stato un reportage sull'emergenza rifiuti.
Fonte :il sole 24 orePer il capo del governo, quella di ieri sera 24 gennaio, è la terza "incursione" a sorpresa in diretta televisiva degli ultimi sei mesi, non contando il tentativo respinto da Giovanni Floris della settimana scorsa. La prima, altrettanto accesa, fu il due giugno scorso quando a far andare su tutte le furie il presidente del Consiglio fu un servizio di Ballarò sulla manovra economica del governo. A novembre, invece - ma sempre a Ballarò - è stato un reportage sull'emergenza rifiuti.
Cos’è il postribolo?
postribolo 1 Luogo ove viene esercitata, di infimo livello, la prostituzione in maniera più o meno legale.
Sinonimi: bordello
Una casa di tolleranza, anche detta comunemente bordello, casino, casa d'appuntamenti, casa chiusa, postribolo o lupanare, è un immobile, solitamente un'abitazione, in cui si esercita la prostituzione.Sinonimi: bordello
La professione della prostituzione, se da un lato è stata spesso giudicata riprovevole all'interno dei contesti politici e religiosi, dall'altro veniva di fatto tollerata nella consapevolezza del ruolo che rivestiva nell'ambito sociale. In alcune civiltà antiche, come quella greca e romana , la prostituzione sacra era un'attività considerata degna di grande rispetto e considerazione sociale, e veniva svolta nel tempio del dio (o della dea), a cui in genere erano devoluti i proventi derivanti dalle offerte.
Le prostitute, nelle maggiori città così come negli umili paesi d'Europa e del mondo, hanno sempre costituito una rilevante presenza nella popolazione. Queste donne, di cultura, estrazione sociale, lignaggio e maniere più o meno nobili, hanno intrattenuto nel tempo nobili, imprenditori, e governanti in eleganti salotti dai lussuosi arredi, così come soldati e popolo di bassa manovalanza in bettole sudicie lontane dalla gente per bene.
Nel Medioevo, nessuno si preoccupava dell'esistenza di questi ambienti: in Italia, solo nel XIV secolo i governanti e le autorità religiose imposero una licenza per gestire le case di tolleranza.
Morale , come diremmo a Nova Siri : " a vacch chiamd curnut u ciucciu ".
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