Politica & Palazzo
7 Gennaio 2011
Un sondaggio riservato in mano a Bersani svela che i due simboli maggiori raccolgono consensi tra gli anziani, ma non tra lavoratori dipendenti e giovani, che vanno verso Futuro e Libertà, Idv e Vendola
Il Partito democratico e il Popolo della Libertà hanno una cosa in comune: sono diventati partiti per vecchi. La ricerca commissionata dal Pd di Bersani conferma che i democratici (stimati attorno al 25% del voto totale) valgono il 30-32% tra gli over 50 e poco più del 20% nelle fasce più giovani. Il Pdl, quotato al 29%, raccoglierebbe il 35,5% tra gli over 65. Anche la Lega va maluccio tra i giovani, che sembrano attratti dalla sinistra-sinistra di Vendola e dagli altri leader corsari: Di Pietro, Fini, Casini. Tutti vanno meglio tra gli under 35. Per Bersani lo scenario è schizofrenico: Da una parte c’è l’ex segretario Walter Veltroni che discetta di “fallimento della linea tutti contro Berlusconi”, in un tripudio di liti su politica delle alleanze e primarie sì/primarie no. Dall’altra parte c’è lo stato maggiore del Pdl che va a caccia di parlamentari all’asta per puntellare la maggioranza, mentre alcune teste d’uovo progettano “nuovi predellini”. Ma il grande accordo involontario tra i due big della politica c'è già: entrambi stanno perdendo per strada pezzi di società, con Berlusconi che risulta il più amato dalle casalinghe (40%) e i democratici in voga solo tra i lavoratori del settore pubblico, i cosiddetti garantiti. Ma tra i disoccupati e gli operai Bersani è sotto il 20%. Una tragedia per quello che un tempo era il partito della povera gente. Che affidava alla sinistra il sogno di un riscatto di Giorgio Meletti Scarica la scheda con il sondaggio completo
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