venerdì 7 gennaio 2011

Rifiuti radioattivi, torna
il mistero della Trisaia
di FILIPPO MELE 

ROTONDELLA - Un documento coperto da
segreto di Stato, protocollo n.294/55, è agli
atti della Commissione parlamentare di
inchiesta sul ciclo dei rifiuti presieduta
 dall’on. Gaetano Pecorella. Commissione
 che ha riaperto l’inchiesta Nucleare
connection, che coinvolgerebbe il centro
 della Trisaia, già archiviata dalla Direzione
 distrettuale antimafia di Potenza
nell’ottobre 2009. Il documento, datato 11 dicembre 1995, rivelerebbe
 che il Governo allora in carica, presieduto da Lamberto Dini, avrebbe
destinato centinaia di milioni di lire al Sismi (il Servizio segreto per le
informazioni e la sicurezza militare, in attività sino al 2007) per
«lo stoccaggio di rifiuti radioattivi e armi».

Il segreto di Stato, durata 15 anni, è scaduto da circa un mese su
questo atto che ha riaperto il caso delle navi dei veleni che sarebbero
 state affondate nel Mediterraneo e quello delle scorie radioattive che
da Rotondella sarebbero state interrate in Basilicata ed in Somalia. Inoltre,
 in Nucleare connection, anche «filoni» sulla cessione di plutonio all’Iraq
quando l’Occidente aveva buoni rapporti con Saddam Hussein.

L’anticipazione dell’esistenza della prova del coinvolgimento dei Servizi
 segreti militari nello stoccaggio di sostanze nucleari, considerate armi,
è stata data dal quotidiano ambientalista Terra martedì scorso. Sul caso
 è intervenuto l’on. Elisabetta Zamparutti, radicale, eletta nel Pd in Basilicata.
«Ho chiamato gli uffici della Commissione Pecorella – ha dichiarato
il parlamentare alla Gazzetta – anche se in questi giorni di festa ho
 trovato solo un funzionario. Il documento, tuttavia, sicuramente c’è.
Occorre verificare se il segreto di Stato è stato di nuovo reiterato
dal premier Silvio Berlusconi. La cosa sarebbe gravissima ed ubbidirebbe
ad una logica di sicurezza militare che non si concilierebbe con
 la necessita della trasparenza sui dati ambientali. Tornerò alla
carica nei prossimi giorni per chiarire una vicenda che riguarda
 in primo luogo la Basilicata le vicende connesse all’Enea della Trisaia».

Ma quale ruolo potrebbe aver «giocato» nella «storia» il Sismi?
Lo Stato sarebbe stato interessato allo smaltimento di scorie
poiché la materia è di pertinenza pubblica. E ci sono testimonianze
 di magistrati, come quella dell’ex procuratore di Matera,
Nicola Maria Pace, che, con il procuratore di Reggio Calabria,
Francesco Neri, indagò su questi traffici negli anni 1994-98,
 in cui si parla di servizi segreti stranieri interessati alle loro inchieste.
 Non è pensabile che i nostri «servizi» non «vigilassero»

E «sospetti» ci sono anche sulla morte improvvisa, il 2 dicembre 1995,
del capitano della Marina Natale De Grazia, che collaborava con Pace e Neri.
 Del coinvolgimento di «Servizi regolari o deviati», altresì, hanno parlato lo
stesso Pecorella, nel corso di un sopralluogo della sua commissione a
Rotondella il 9 marzo 2010, e l’ex procuratore capo della Dda di Potenza,
Giuseppe Galante, il 30 agosto scorso in un dibattito a Policoro.
Fonte : la gazzetta del mezzogiorno

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