Latronico (Pdl), accettare sfida federalismo
07/01/2011 08:15
BAS“Il federalismo fiscale è una strada per responsabilizzare i centri di spesa, affrontare il grande tema del debito pubblico che rappresenta un’ipoteca sul futuro del nostro Paese e delle nuove generazioni e da ultimo per risolvere le disuguaglianze territoriali che sono cresciute in questi anni nonostante l'incremento della spesa pubblica. Chi non coglie queste sfide continua a tapparsi gli occhi di fronte alla dura realtà di questi ultimi decenni dove all'incremento vertiginoso della spesa e del debito pubblico, che è passato dal 57 per cento del pil del 1980 al 121 per cento del 1994, non è corrisposta una crescita equilibrata del Paese. In quei 14 anni è stata posta un’ipoteca sul futuro di cui oggi si pagano conseguenze serie cominciando con l'onere di oltre 80 miliardi di euro all'anno di interessi sul debito. Chi si assume l'onere del governo a tutti i livelli non può prescindere da questa pesante eredita' che va governata se non si vogliono promettere illusioni e compromettere vere prospettive di crescita per il futuro”. Lo ha dichiarato il senatore del Pdl, Cosimo Latronico. “La stabilità e la crescita sono due facce della stessa medaglia e l'una non può esistere senza l'altra.
Il Mezzogiorno e la Basilicata devono accettare la sfida del federalismo come sfida per un impiego efficiente ed efficace delle risorse e come una via per risolvere le disuguaglianze strutturali che il flusso di spesa di questi anni verso il Sud ha alimentato anziché ridurre.
La vicenda dell'uso delle risorse energetiche di cui la Basilicata dispone, a più di dieci anni dalla stipula del prima intesa per lo sfruttamento dei giacimenti petroliferi, deve porre l'accento sugli impegni mancati per lo sviluppo produttivo ed infrastrutturale dell’intera regione.
In questo senso bisogna dar vita ad un negoziato con le compagnie petrolifere, il governo nazionale e quello regionale, perché il contributo dei lucani al fabbisogno energetico della nazione trovi una prospettiva strategica a cui legare lo sviluppo economico e sociale della Basilicata.
Questa è la sfida che non può non nutrire un nuovo patto di responsabilità regionale tra le forze in campo nell' esclusivo interesse dei lucani, rinunciando a protagonismi solitari ed improduttivi”.
bas 02
Il Mezzogiorno e la Basilicata devono accettare la sfida del federalismo come sfida per un impiego efficiente ed efficace delle risorse e come una via per risolvere le disuguaglianze strutturali che il flusso di spesa di questi anni verso il Sud ha alimentato anziché ridurre.
La vicenda dell'uso delle risorse energetiche di cui la Basilicata dispone, a più di dieci anni dalla stipula del prima intesa per lo sfruttamento dei giacimenti petroliferi, deve porre l'accento sugli impegni mancati per lo sviluppo produttivo ed infrastrutturale dell’intera regione.
In questo senso bisogna dar vita ad un negoziato con le compagnie petrolifere, il governo nazionale e quello regionale, perché il contributo dei lucani al fabbisogno energetico della nazione trovi una prospettiva strategica a cui legare lo sviluppo economico e sociale della Basilicata.
Questa è la sfida che non può non nutrire un nuovo patto di responsabilità regionale tra le forze in campo nell' esclusivo interesse dei lucani, rinunciando a protagonismi solitari ed improduttivi”.
bas 02
Lacorazza, necessario confronto aperto su royalties
07/01/2011 08:18
BAS«Il dibatto aperto dall’utilizzo delle royalties petrolifere per garantire, nel bilancio regionale, servizi che altrimenti sarebbero messi a serio rischio dall'imponente taglio dei trasferimenti statali, ha fatto emergere la necessità di un confronto interistituzionale con comuni, comunità, organizzazioni sociali e datoriali, per fare un’ampia valutazione e definire una prospettiva condivisa sull’area della Val d’Agri, in cui insiste la coltivazione di idrocarburi ».
È ciò che ha sottolineato il Presidente della Provincia di Potenza Piero Lacorazza, riferendosi alla discussione sui nuovi accordi, aperta dal presidente della Regione, Vito De Filippo, e chiedendo proprio a lui un largo confronto sulle tante questioni ancora aperte riguardanti lo sfruttamento dei giacimenti della Val d’Agri e del Sauro Camastra.
«Si tratta – ha affermato – di questioni la cui soluzione richiede una forte sinergia tra i diversi soggetti coinvolti e il cui impatto è fortemente rilevante per lo sviluppo del territorio regionale, soprattutto nell’attuale contesto della crisi economica. In particolare è opportuno focalizzare il dibattito su alcuni nodi fondamentali: dalle iniziative di Confindustria Basilicata, che ha promosso il “contratto di rete” tra le imprese per competere nell’ambito degli appalti e dell’indotto petrolifero, ai progetti di investimento che riguardano i centri oli di Viaggiano e Corleto Perticara; dal livello di avanzamento del programma operativo Val d’Agri alla necessaria attenzione e responsabilità che meritano le questioni della salvaguardia della salute e del monitoraggio e controllo ambientale, fino alle opportunità che potrebbero derivare, per le nuove generazioni, dalla Scuola di Alta Formazione, annunciata da Assomineraria, per preparare personale specializzato secondo le esigenze delle imprese e profili professionali adeguati al mercato».
«Tutte tematiche, queste, strategiche per il futuro, non solo della Val d’Agri, ma di tutto il territorio regionale e che necessitano – ha concluso Lacorazza - di una valutazione d’insieme e di un percorso partecipato per fare il punto della situazione, individuando le soluzioni adeguate alle diverse questioni, e per definire un utilizzo efficace delle royalties».
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È ciò che ha sottolineato il Presidente della Provincia di Potenza Piero Lacorazza, riferendosi alla discussione sui nuovi accordi, aperta dal presidente della Regione, Vito De Filippo, e chiedendo proprio a lui un largo confronto sulle tante questioni ancora aperte riguardanti lo sfruttamento dei giacimenti della Val d’Agri e del Sauro Camastra.
«Si tratta – ha affermato – di questioni la cui soluzione richiede una forte sinergia tra i diversi soggetti coinvolti e il cui impatto è fortemente rilevante per lo sviluppo del territorio regionale, soprattutto nell’attuale contesto della crisi economica. In particolare è opportuno focalizzare il dibattito su alcuni nodi fondamentali: dalle iniziative di Confindustria Basilicata, che ha promosso il “contratto di rete” tra le imprese per competere nell’ambito degli appalti e dell’indotto petrolifero, ai progetti di investimento che riguardano i centri oli di Viaggiano e Corleto Perticara; dal livello di avanzamento del programma operativo Val d’Agri alla necessaria attenzione e responsabilità che meritano le questioni della salvaguardia della salute e del monitoraggio e controllo ambientale, fino alle opportunità che potrebbero derivare, per le nuove generazioni, dalla Scuola di Alta Formazione, annunciata da Assomineraria, per preparare personale specializzato secondo le esigenze delle imprese e profili professionali adeguati al mercato».
«Tutte tematiche, queste, strategiche per il futuro, non solo della Val d’Agri, ma di tutto il territorio regionale e che necessitano – ha concluso Lacorazza - di una valutazione d’insieme e di un percorso partecipato per fare il punto della situazione, individuando le soluzioni adeguate alle diverse questioni, e per definire un utilizzo efficace delle royalties».
bas 02
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