domenica 23 ottobre 2011

A volto scoperto e a mani nude , arriverò a quelle reti. Parola di uomo , cattolico e pacifista

Il manifestante: "Io, cattolico e pacifista oggi arriverò a quelle reti"

Gli organizzatori assicurano
che sarà una marcia pacifica
di maurizio tropeano
inviato a giaglione (torino)Fonte : "la stampa"
«Vado in pace. Sono sempre andato in pace. Il dovere di un cattolico è anche la testimonianza della proprie idee e io lo faccio pregando e con l'azione pacifica». Paolo Anselmo ha 70 anni, un passato da direttore del Comune di Torino, e un presente fatto di impegno nel mondo dello sport, soprattutto con i più giovani. Anselmo è vice presidente nazionale dell'associazione allenatori e responsabile della scuola calcio Susa-Bruzolo. La giornata di ieri l'ha passata sui campi di calcio a seguire i suoi ragazzi: «Noi usiamo il gioco del pallone come strumento educativo, linee per altro condivise anche a livello nazionale con Gianni Rivera».

Anche oggi Anselmo sarà in un campo di calcio, quello di Giaglione dove è previsto il concentramento del movimento No Tav. Ci sarà, insieme alla moglie, come componente attivo dei Cattolici per la Vita della Valsusa, quelli che hanno costruito il pilone votivo per la Madonna del Rocciamelone vicino alla baita/presidio abusivo. Ci sarà perché «condivide l'obiettivo della protesta: tagliare le reti». Anselmo non sa se prenderà la via dei boschi per raggiungere le reti e a chi gli fa notare che comunque si tratta di un'azione illegale risponde così: «Tutto vero, ma bisogna anche capire dove sta l'illegalità. Tecnici e amministratori vicini del movimento No Tav sostengono che le reti sono illegali. Perché nessuno li ascolta? Perché nessuno verifica e indaga?».

Quel che indigna di più Anselmo è il fatto che «invece di ascoltare le voci e le ragioni di chi dissente si risponde con motivazioni di ordine pubblico e questo alla fine può portare a sentimenti di rabbia e delusione che possono sconfinare in violenza». è quello che è successo la scorsa estate. E i cattolici per la Vita hanno condannato le violenze, sia le pietre quanto i lacrimogeni. Che cosa accadrà oggi? Anselmo è soddisfatto per la scelta dei comitati di «utilizzare le armi della disobbedienza civile e della non violenza. A volto scoperto e a mani nude. Sono tranquillo».

E aggiunge: «Sono sicuro che il movimento isolerà chi vuole violare queste regole anche perché abbiamo bisogno di far conoscere le nostre ragioni e il rischio è che alla fine la violenza cancelli la bontà della nostra opposizione». Buone ragioni scritte nella lettera di 135 ingegneri e docenti universitari spedita al presidente Napolitano e che non ha mai avuto risposta. Che cosa c'è scritto? «E' documentato che si tratta di un'opera inutile, dannosa e costosa».

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