giovedì 20 ottobre 2011

Oggi, 20 Ottobre è la giornata mondiale dell'osteoporosi

Giornata mondiale dell'osteoporosi

In Italia colpisce circa 5 milioni di persone, di cui oltre 3 sono donne

Oggi, 20 ottobre, è la giornata mondiale dell’osteoporosi, un’occasione per riflettere su questa patologia che in Italia colpisce quasi cinque milioni di persone: 3,5 milioni di donne, oltre un milione di uomini.  

L’osetoporosi è una malattia sistemica dello scheletro, caratterizzata da ridotta massa minerale e deterioramento microstrutturale del tessuto osseo, con conseguente aumento della fragilità dell'osso e maggior rischio di fratture. In pratica, le ossa perdono minerali, diventano più fragili e leggere e aumenta il rischio di fratture.  

La perdita di minerali e di densità ossea è normale con l’avanzamento dell’età, ma se la perdita è eccessiva, allora si può arrivare all’osteoporosi. Il sistema osseo, e quindi il nostro scheletro, con le su 203 ossa non è “immobile” e rigido, ma in continuo movimento, anche una volta terminata la fase della crescita.

Le ossa, infatti “lavorano” in continuazione. Alla fase di crescita segue una fase di consolidamento, che può arrivare fino ai 25-30 anni di età. Lo scheletro, senza più crescere, si irrobustisce ulteriormente raggiungendo il cosiddetto picco di massa ossea, cioè il livello massimo di contenuto di minerali.  

E le cellule dell’osso continuano a lavorare, per tutta la vita, dividendosi i compiti, proprio come se fossero diverse squadre di operai specializzati che lavorano su un’impalcatura (lo scheletro). Ci sono cellule (osteoclasti) che qua e là demoliscono piccole aree di osso vecchio, e altre cellule (osteoblasti) che provvedono a riempire questi "buchi" con osso nuovo. Questo processo si chiama rimodellamento osseo.

Per tutta la nostra vita, quindi, l'osso continua a essere "rinnovato", attraverso un ciclo incessante di riassorbimento (distruzione di osso vecchio) e rideposizione (creazione di osso nuovo) dei suoi sali minerali. Quando la “distruzione” è maggiore della “ricostruzione” si arriva alla situazione critica dell’osteoporosi.    

PREVENIRE
Dieta - Molto importante è una dieta ricca di calcio (latte, yogurt, formaggi e, se consigliati dal medico, adeguati integratori alimentari). E poi, ovviamente, evitare le abitudini poco salutari, come fumo e alcol in eccesso.  

Movimento - Altrettanto fondamentale è una moderata ma costante attività fisica giornaliera, per tenere in esercizio le ossa e “caricarle” del giusto peso, così da irrobustirle. E' sufficiente camminare per almeno mezz’ora tutti i giorni; fare le scale a piedi; “saltare” una fermata di tram o metropolitana e camminare più a lungo del previsto.

Luce – L’esposizione alla luce solare e ai raggi ultravioletti è indispensabile al nostro fisico per sintetizzare la vitamina D, che serve ad assorbire il calcio nell'intestino. Sono sufficienti 15-20 minuti ogni giorno; basta stare all’aria aperta, esporre il viso al sole e, appena la temperatura lo consente, mettersi una maglietta a mezze maniche. In pratica, una passeggiata di mezz’oretta è un toccasana.         

GLI ESAMI DA FARE  
La diagnosi di osteoporosi spetta esclusivamente al medico, che può avvalersi di esami strumentali (la MOC) o altri esami. Qualsiasi iniziativa “fai-da-te”, presa ascoltando amici o conoscenti, o ricavando informazioni da televisione, giornali o web, rischia di essere nociva. Solo il medico può stabilire, caso per caso, gli esami da prescrivere, le indicazioni di dieta, l’eventuale assunzione di integratori alimentari e, eventualmente, di farmaci.
Fonte : "Vivere"  

Nessun commento:

Posta un commento