di GIUSEPPE GIULIETTI, d " MICROMEGA"
Articolo 21, e non da oggi, condivide parola per parola, sospiro per sospiro, le parole di Stefano Rodotà. Per questo saremo presenti a tutte le iniziative che saranno indette non solo per tutelare l’articolo 21 della Costituzione, ma tutta la carta costituzionale.
Il bavaglio annunciato è la premessa di un bavaglio generalizzato che riguarderà l’informazione, la giustizia, lo statuto dei lavoratori, la scuola pubblica, i diritti civili…
Nulla ci sarà risparmiato perché Berlusconi, proprio perché sente la fine vicina, ed ha passato da tempo la soglia della vergogna, pubblica e privata, non esiterà a utilizzare tutti i mezzi possibili, leciti ed illeciti, pur di allontanare la resa dei conti e il confronto elettorale.
“Prestissimo andrò in tv”, qui sta la chiave del piano al quale sta lavorando.
Dopo aver assunto il controllo integrale del polo Raiset, ora punta con la legge bavaglio a colpire il diritto alla giustizia giusta e il diritto di cronaca. Non potendo e non volendo eliminare la spazzatura morale, da lui prodotta a quintali, tenterà almeno di nasconderla alla vista e al naso degli elettori.
Probabilmente non ce la farà lo stesso a ribaltare il risultato finale, ma sarebbe una follia sottovalutare la pericolosità di un disegno che ha forti connotazioni eversive.
Per questo non solo condividiamo l’appello di Rodotà, ma riteniamo anche che bisogna, ora e subito, programmare e promuovere la dovuta reazione civile e politica.
Non basterà gridare contro i bavagli, ma bisognerà strapparli ad uno ad uno, anche ricorrendo a clamorose forme di protesta, a cominciare dalla obiezione di coscienza professionale.
Per questo articolo 21 sta raccogliendo adesioni al ” Giuramento”, un pubblico impegno a dare, sempre e comunque, tutte le notizie che abbiano i requisiti del pubblico interesse e della rilevanza sociale.
Per questo consegneremo al parlamento europeo un dossier su bavagli e censure, perché tutti, ma proprio tutti sappiano quali siano le emergenze per un presidente che poi chiede la solidarietà internazionale. Naturalmente sarà nostra cura recapitare la prima copia del dossier alla signora Merkel…
Per questo daremo vita ad un comitato di giuristi e di costituzionalisti, che non solo promuova i ricorsi, ma anche tuteli chiunque dovesse mai essere colpito dalle sanzioni previste dalla legge bavaglio e dalle manette.
Loro non lo sanno, ma se riusciranno a portare a compimento questa legge della vergogna, avranno nello stesso momento scavato la loro fossa politica.
Per questo continuiamo a pensare che, almeno su questo punto, e contro ogni bavaglio, sarebbe ora e tempo d prevedere una sola grande manifestazione, capace di unire quanti, e non solo a sinistra, hanno davvero a cuore la Costituzione e la legalità repubblicana.
“Tutti con tutti quando si tratta di tutelare la Costituzione e l’ordinamento democratico” scrisse, non molto tempo fa, Stefano Rodotà, aveva ragione allora, ha ragione anche oggi.
Il giuramento di Articolo21 contro il bavaglio
Giuro che se e quando la legge bavaglio sarà approvata mi impegnerò a fare prevalere sempre e comunque il dovere di informare e il diritto di essere informati.
Giuro che attraverso tv, radio, giornali, siti e blog e con qualsiasi altro mezzo possibile darò qualsiasi notizia che rivesta i requisiti del pubblico interesse e della rilevanza sociale come prevedono le sentenze europee, i valori costituzionali e la legge istitutiva dell’ordine dei giornalisti.
Giuro che utilizzerò tutti gli strumenti possibili per disattivare questa norma ingiusta ed incivile che si propone non solo di colpire giornalisti ed editori ma di oscurare l’opinione pubblica e di rendere impuniti corrotti e corruttori.
Giuro che sarò ora e sempre contro ogni bavaglio alla libertà di informazione e all’articolo21 della Costituzione”.
Vi invitiamo a firmare questo appello, una sorta di “giuramento di Ippocrate” dei giornalisti (e non solo), nel quale si ribadisce la necessità di un impegno formale contro la censura e l’autocensura nell’informazione
Giuseppe Giulietti
Articolo 21, e non da oggi, condivide parola per parola, sospiro per sospiro, le parole di Stefano Rodotà. Per questo saremo presenti a tutte le iniziative che saranno indette non solo per tutelare l’articolo 21 della Costituzione, ma tutta la carta costituzionale.
Il bavaglio annunciato è la premessa di un bavaglio generalizzato che riguarderà l’informazione, la giustizia, lo statuto dei lavoratori, la scuola pubblica, i diritti civili…
Nulla ci sarà risparmiato perché Berlusconi, proprio perché sente la fine vicina, ed ha passato da tempo la soglia della vergogna, pubblica e privata, non esiterà a utilizzare tutti i mezzi possibili, leciti ed illeciti, pur di allontanare la resa dei conti e il confronto elettorale.
“Prestissimo andrò in tv”, qui sta la chiave del piano al quale sta lavorando.
Dopo aver assunto il controllo integrale del polo Raiset, ora punta con la legge bavaglio a colpire il diritto alla giustizia giusta e il diritto di cronaca. Non potendo e non volendo eliminare la spazzatura morale, da lui prodotta a quintali, tenterà almeno di nasconderla alla vista e al naso degli elettori.
Probabilmente non ce la farà lo stesso a ribaltare il risultato finale, ma sarebbe una follia sottovalutare la pericolosità di un disegno che ha forti connotazioni eversive.
Per questo non solo condividiamo l’appello di Rodotà, ma riteniamo anche che bisogna, ora e subito, programmare e promuovere la dovuta reazione civile e politica.
Non basterà gridare contro i bavagli, ma bisognerà strapparli ad uno ad uno, anche ricorrendo a clamorose forme di protesta, a cominciare dalla obiezione di coscienza professionale.
Per questo articolo 21 sta raccogliendo adesioni al ” Giuramento”, un pubblico impegno a dare, sempre e comunque, tutte le notizie che abbiano i requisiti del pubblico interesse e della rilevanza sociale.
Per questo consegneremo al parlamento europeo un dossier su bavagli e censure, perché tutti, ma proprio tutti sappiano quali siano le emergenze per un presidente che poi chiede la solidarietà internazionale. Naturalmente sarà nostra cura recapitare la prima copia del dossier alla signora Merkel…
Per questo daremo vita ad un comitato di giuristi e di costituzionalisti, che non solo promuova i ricorsi, ma anche tuteli chiunque dovesse mai essere colpito dalle sanzioni previste dalla legge bavaglio e dalle manette.
Loro non lo sanno, ma se riusciranno a portare a compimento questa legge della vergogna, avranno nello stesso momento scavato la loro fossa politica.
Per questo continuiamo a pensare che, almeno su questo punto, e contro ogni bavaglio, sarebbe ora e tempo d prevedere una sola grande manifestazione, capace di unire quanti, e non solo a sinistra, hanno davvero a cuore la Costituzione e la legalità repubblicana.
“Tutti con tutti quando si tratta di tutelare la Costituzione e l’ordinamento democratico” scrisse, non molto tempo fa, Stefano Rodotà, aveva ragione allora, ha ragione anche oggi.
Il giuramento di Articolo21 contro il bavaglio
Giuro che se e quando la legge bavaglio sarà approvata mi impegnerò a fare prevalere sempre e comunque il dovere di informare e il diritto di essere informati.
Giuro che attraverso tv, radio, giornali, siti e blog e con qualsiasi altro mezzo possibile darò qualsiasi notizia che rivesta i requisiti del pubblico interesse e della rilevanza sociale come prevedono le sentenze europee, i valori costituzionali e la legge istitutiva dell’ordine dei giornalisti.
Giuro che utilizzerò tutti gli strumenti possibili per disattivare questa norma ingiusta ed incivile che si propone non solo di colpire giornalisti ed editori ma di oscurare l’opinione pubblica e di rendere impuniti corrotti e corruttori.
Giuro che sarò ora e sempre contro ogni bavaglio alla libertà di informazione e all’articolo21 della Costituzione”.
Vi invitiamo a firmare questo appello, una sorta di “giuramento di Ippocrate” dei giornalisti (e non solo), nel quale si ribadisce la necessità di un impegno formale contro la censura e l’autocensura nell’informazione
Giuseppe Giulietti
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