sabato 18 dicembre 2010

"Sul megaschermo insulti a Berlusconi"

Giovedì a Bruxelles prima dell'inizio del vertice dalla pagina Twitter
Consiglio Ue, sul megaschermo
appaiono insulti a Berlusconi
La responsabile: «Non c'era filtro sui tweet degli utenti» Un italiano che ha partecipato: «Solo frasi del premier»
Giovedì a Bruxelles prima dell'inizio del vertice dalla pagina Twitter
Consiglio Ue, sul megaschermo
appaiono insulti a Berlusconi
La responsabile: «Non c'era filtro sui tweet degli utenti» Un italiano che ha partecipato: «Solo frasi del premier»
Sui megaschermi del Consiglio Ue giovedì pomeriggio sono apparsi messaggi offensivi nei confronti di Silvio Berlusconi. Il fatto è accaduto quando ancora i lavori del vertice dei capi di Stato e di governo non erano ancora iniziati. Secondo quanto riferiscono fonti del Consiglio Ue, sulla pagina Twitter utilizzata per un esperimento multimediale prima del vertice sono improvvisamente comparsi pesanti insulti indirizzati al premier italiano, che hanno destato stupore tra i pochi giornalisti stranieri già presenti. Appena accortisi del problema, i funzionari del Consiglio Ue hanno immediatamente rimosso la pagina e sospeso il servizio.
«ESPLICITI» - «Abbiamo tenuto lo schermo con i tweet per due ore nella sala principale del Consiglio, ma non c'era un moderatore e diversi messaggi erano molto espliciti», ha raccontato al sito Eurobserver Dana Manescu, responsabile dell'esperimento. Si trattava infatti di un esperimento che doveva durare le tre ore precedenti l'inizio del vertice e che è invece stato bloccato quando gli organizzatori si sono accorti che alcuni utenti ne avevano approfittato per fare apparire sugli schermi commenti offensivi nei confronti di Berlusconi. L'obiettivo dell'esperimento era quello di una discussione sui temi del vertice con i frequentatori del social network. «Per evitare imbarazzi alla delegazione italiana, è stato deciso di interrompere l'esperimento».
ESPERIMENTO - Manescu si è detta rammaricata per il modo in cui è finito il tentativo, perché, a parte le frasi contro Berlusconi, c'è stata un'alta partecipazione da tutta Europa per discutere interattivamente dei temi del vertice, secondo lo spirito originario dell'esperimento. Ma «lo rifaremo - ha assicurato la responsabile - il problema è stato che non era moderato, analizzeremo cosa è andato storto. Siamo comunque abbastanza contenti di questo primo tentativo».

«SOLO CITAZIONI» - Uno di coloro che hanno spedito i tweet a Bruxelles è un architetto italiano che vive in Veneto e si è firmato "mpietropoli". «Ho postato solo citazioni dello stesso Berlusconi e non insulti», chiarisce all'Ansa. «Erano però solo citazioni di fatti di cronaca, frasi prese da Google - come quelle che elogiano Mussolini - pronunciate dallo stesso Berlusconi. C'è chi è andato molto più pesante di me. Ho voluto protestare in modo lecito. Non penso di essere stato censurato, e nessuno mi ha mai contattato. Forse occorreva un moderatore, almeno dei flussi di messaggi».
Redazione online
Corriere

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