domenica 19 dicembre 2010

"Se ci bloccano il futuro, noi blocchiamo la città"

Roma: il 22 assedio ai palazzi del potere, gli studenti ci riprovano, Gasparri invoca un ''7 aprile''

Da domani a mercoledì settimana difficile. Il presidente dei senatori del Pdl chiede una retata. Veltroni: il prefetto rassereni il clima.

Angelo Angeli
"Torneremo in piazza il 22 dicembre per ribadire che non ci sentiamo rappresentati da questo governo, da questo Parlamento e da questa classe dirigente". Lo hanno annunciato gli studenti romani dell'assemblea delle scuole in mobilitazione durante una conferenza stampa tenutasi al Liceo Mamiani. Ma già da domani, quando il decreto Gelmini, torna per l'esame finale a Palazzo Madama, potrebbe scattare una nuova mobilitazione.
"Confusi, storditi e anche pieni di rabbia". Così hanno detto di sentirsi gli studenti che hanno sottolineato anche di essere "soddisfatti per la grande giornata del 14 dicembre", definita da loro un inizio, una cosa nuova.

"Noi blocchiamo la città...."

Sulle modalità con cui scenderanno ancora a protestare per le strade della capitale non si sono sbottonati, se non nel ribadire che a guidarli sarà il motto "se ci bloccano il futuro noi blocchiamo la città": "Auspichiamo - hanno detto - di non trovare ancora una volta una città militarizzata e di poter manifestare liberamente per le vie della città".
Ma alla domanda se fossero contro la violenza hanno risposto: "In questi termini questa domanda non ha senso"

Solidarietà al compagno ferito

"Un episodio gravissimo che ci suscita rabbia, disgusto e indignazione. Rinnoviamo la solidarietà e la vicinanza al nostro compagno ma quello che è accaduto non ci farà essere complici di una rappresentazione mediatica dell'episodio che sembra più volta a delegittimare la giornata del 14 dicembre che alla ricerca della verità". Così rispondono gli studenti delle Scuole in mobilitazione-Mamiani occupato, a cui si sono aggiunti gli studenti in mobilitazione de La Sapienza, in merito all'aggressione con un casco subita da un 15enne durante i cortei di martedì scorso. Ieri, al Mamiani, lo hanno ribadito davanti ai giornalisti anche se, per spiegare le loro ragioni, si sono affidati ad un comunicato scritto senza permettere che si rivolgessero loro domande e con una ironica provocazione: i giornalisti, ai quali erano stati distribuiti finti occhiali di cartone, sono stati sottoposti a una finta visita oculistica seguita da referto "riscontrata grave miopia e assenza di prospettiva, si consigliano occhiali prima di guardare il mondo".

Critici coi giornalisti

"I giornalisti continuano a inseguire spiegazioni semplicistiche e impossibili come l'infiltrato, il black bloc a fronte di una giornata nella quale un'intera generazione ha preso parola con determinazione". "Siamo confusi, storditi e pieni di rabbia - hanno scritto ancora gli studenti, in sintesi - ma soddisfatti, pieni di speranza. Siamo arrivati in oltre diecimila da Piramide (il 14 dicembre scorso, ndr.), tantissimi studenti hanno partecipato a tutti i momenti della giornata con protagonismo e determinazione, ciascuno secondo il proprio sentire". 


Gasparri: "Togliere dalla circolazione i violenti"

Per il presidente dei senatori del Pdl, Maurizio Gasparri, si potranno evitare nei prossimi giorni nuovi incidenti solo togliendo dalla circolazione i violenti.
Per Gasparri, quindi, è necessaria "una vasta e decisa azione preventiva" come quella che il 7 aprile del 1978 portò all'arresto dei capi dell''autonomia operaia".
Si tratta di una vera e propria esagerazione e, infatti, contro Gasparri insorgono Orlando del Pd e Bonelli dei Verdi.
Di Pietro, Vendola e Ferrero si scagliano contro l'ipotesi di ricorrere ai Daspo per gli studenti.
Il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, chiede invece che gli studenti seguano percorsi concordati. 
Il presidente del Senato, Renato Schifani, auspica che le proteste siano democratiche. 

 

Gasparri invoca il "7 aprile" 


''Invece delle sciocchezze che vanno dicendo i vari Cascini e Palamara, qui ci vuole un 7 aprile. Mi riferisco - spiega Gasparri - a quel giorno del 1978 in cui furono arrestati tanti capi dell'estrema sinistra collusi con il terrorismo. Qui serve una vasta e decisa azione preventiva''.
''Si sa - aggiunge il presidente dei senatori Pdl - chi c'è dietro la violenza scoppiata a Roma.
Tutti i centri sociali i cui nomi sono ben noti città per città. La sinistra, per coprire i violenti, ha mentito parlando di infiltrati. Bugie. Per non far vivere all'Italia nuove stagioni di terrore occorre agire con immediatezza. Chi protesta in modo pacifico e democratico va diviso dai vasti gruppi di violenti criminali che costellano l'area della sinistra. Solo un deciso intervento può difendere l'Italia''. 

Veltroni si appella al prefetto di Roma

''Dopo gli incidenti gravissimi della scorsa settimana c'è un clima difficile e teso in vista dei nuovi appuntamenti e delle proteste previste per i prossimi giorni. Io torno a ribadire la necessità di garantire la legittima protesta degli studenti e insieme la sicurezza dei cittadini e il difficile lavoro delle forze di polizia'': lo afferma Walter Veltroni, che si rivolge al prefetto della capitale, perché contribuisca a rasserenare il clima.  


Ma che cosa è successo il 14 dicembre a Cristiano?

Che cosa è successo davvero, a Roma, il 14 dicembre scorso, con l'ondata di violenza e di scontri con la polizia che si è abbattuta sulla capitale?
La Procura di Roma ha, ora, uno strumento in più per dare una risposta. 
Ha acquisito, infatti, il video di Youreporter che mostra un ragazzo di 15 anni che ha rischiato la vita.
Ma le condizioni di Cristiano stanno migliorando nelle ultime ore.

Un colpo con un casco in pieno volto

Un colpo, in pieno volto, scagliato da un manifestante con un casco ferisce il giovane, di nome Cristiano, facendolo cadere a terra.
L'aggressore, prima di colpirlo, sembra difendere un blindato della polizia dal lancio di oggetti dei manifestanti.

Frasi fasciste contro Cristiano


Secondo i testimoni, gli amici dell'aggressore avrebbero rivolto frasi fasciste nei confronti del ragazzo caduto a terra con il volto tumeffato.
Cristiano ha riportato una frattura scomposta del setto nasale e un ematoma cerebrale, e sarà sottoposto a un intervento chirurgico. Prende corpo intanto, l'ipotesi di agitatori ultras coinvolti negli scontri.
Fonte : IL salvagente 

Nessun commento:

Posta un commento