giovedì 30 dicembre 2010

L'economia lucana secondo l'union camera di Matera

30/12/2010 11:59
BASDopo un 2009 caratterizzato da un -4,5% del Prodotto interno lordo, l’economia lucana dovrebbe registrare una crescita zero nell’anno in corso, secondo le ultime stime elaborate da Unioncamere-Prometeia. In un contesto nazionale in cui la ripresa ha iniziato, sia pur faticosamente, ad affacciarsi, la Basilicata segna, quindi, decisamente il passo, unica regione - insieme a Calabria e Molise - a rimanere pressoché ferma. La ripresa è rinviata così al 2011 ma, stando alle attuali previsioni, la sua intensità sarà assai modesta (+0,7%). A pesare sulla mancata ripartenza concorre sia la marcata flessione delle esportazioni che il prolungato regresso della spesa per consumi delle famiglie, frenata dalla riduzione del reddito disponibile (che fa registrare il peggior risultato tra tutte le regioni italiane, -1,6%). E’ questo il dato di sintesi contenuto nel Rapporto congiunturale del terzo trimestre 2010, elaborato dal Centro Studi Unioncamere e disponibile sul sito www.bas.camcom.it.
“I dati ci dicono che la strada è tutta ancora in salita – dichiara il presidente di Unioncamere Basilicata, Angelo Tortorelli – ma alcuni piccoli segnali ci danno qualche speranza: la fiducia degli operatori commerciali che torna a crescere, la natalità aziendale che si mantiene costante, il recupero dell’export in alcuni settori industriali, la tenuta dell’edilizia. In un quadro generale molto preoccupante, le istituzioni devono lavorare ancora più in sinergia per tamponare le emergenze in atto e pianificare interventi di politica economica di ampio respiro, unendo visione e condivisione per uscire dal lungo tunnel della crisi”.
Tra i dati più significativi c'è un nuovo rimbalzo negativo dell'attività manifatturiera, un bilancio dell'export in rosso con una flessione che ha sfiorato il 17% (quasi 200 milioni di euro in meno rispetto allo stesso periodo del 2009), una crisi dei consumi che non accenna a diminuire. A questo proposito, tuttavia, va rilevato un clima di ritrovata fiducia degli operatori, che fa ben sperare per i trimestri successivi.
Sul mercato del lavoro si aggravano ulteriormente le condizioni. Il dato più emblematico è rappresentato dal crollo dell’occupazione che, nel III trimestre, è diminuita di ben 9,3 mila unità rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, determinando un saldo negativo – nella media dei primi 9 mesi – di circa 7,0 mila unità (nell’intero 2009, i posti di lavoro andati persi erano stati, complessivamente, 5,2 mila).
Se nel 2009 la contrazione della domanda di lavoro ha interessato soprattutto
l’industria in senso stretto, nel corso del 2010 il settore più penalizzato è stato quello
dei servizi (-8,3 mila unità, nella stragrande maggioranza dei casi lavoratori dipendenti).
La forte contrazione della domanda di lavoro ha determinato una crescita record
della disoccupazione, aumentata di ben 6,5 mila unità nel periodo giugno-settembre,
per un incremento relativo del 28,8%, frutto prevalentemente del flusso di persone espulse dal ciclo produttivo. Si è quasi azzerata, invece, la crescita delle persone in cerca di primo impiego, molte delle quali si sono temporaneamente ritirate dalla ricerca attiva di un lavoro.
Nel periodo gennaio-ottobre 2010, infine, l’ammontare complessivo di autorizzazioni per
interventi di Cassa Integrazione nell’industria manifatturiera lucana ha raggiunto i
7,6 milioni di ore (+22,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente

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