martedì 28 dicembre 2010

Mangiar bene: mangiare frutta di stagione.

I cachi
Come si dice, "un cachi" o "un caco"? Se dai un'occhiata nel vocabolario troverai che il modo giusto di dire è "un cachi". Ma se ti piacerà dire "un caco", nessuno ti rimprovererà. D'altronde, probabilmente non è il nome quello che più ti attrae in questo frutto tondo e squisito, grosso come una mela. Di sicuro ti sarà capitato di assaggiare qualche cachi non ben maturo, e avrai avuto la spiacevole sorpresa di sentirti la lingua "legata". Ma se ne hai mangiato di maturi al punto giusto, non ti sembra fantastica la loro polpa dolcissima e succosa, tanto tenera che quasi si squaglia in bocca? E allora, via libera ai cachi!
Le diverse qualità
Ci sono molte qualità di cachi, ma le principali sono la orientale e la nordamericana.
Dove cresce
Cresce in Cina e Giappone, ma è coltivato anche in Europa.
Quando si trova
Il cachi è un frutto tipicamente autunnale.
Da dove viene
Il cachi è originario del Giappone e delle regioni settentrionali della Cina.
Come sceglierlo e conservarlo
Se non vuoi correre il rischio di ritrovarti con la lingua "legata", scegli i cachi con la buccia sottile sottile, quasi trasparente, e la polpa più tenera. Si conservano anche fuori dal frigo, ma non per molti giorni.
Perché fa bene alla salute
Perché contiene una buona quantità di zuccheri, ideali per darti una carica di energia, e di potassio.
Consigli
Il cachi è facilissimo da mangiare: lo si taglia in due, e poi si mangia la polpa con un cucchiaino. Ma se non vuoi perderti neanche un grammo della sua polpa squisita, togli prima con le dita la pellicina sottile. Non è facilissimo, ma ne vale la pena!

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