E Sacconi riscopre
la "cinghia di trasmissione"
la "cinghia di trasmissione"
Nella conquista dei moderati (parola che nel lessico berlusconiano indica, salvo eccezioni, tutti quelli che non sono stati e non sono comunisti) ciascuno ha il suo compito. Il premier, innanzitutto, si è auto-affidato quello, di offrire posti di governo ai vari transfughi provando a puntellare la sua ormai friabile maggioranza a forte rischio in quasi tutte le Commissioni di Montecitorio. Provare per credere quando il Parlamento riaprirà davvero.
Ma anche il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, ex socialista, ha un compito chiave: costruire tra i moderati la "cinghia di trasmissione" del sindacato e delle altre associazioni sociali. Una rilettura - da moderato, si intende - del Lenin del "Che fare?". D'altra parte in un "partito personale" in fase declinante, da qualche parte bisogna pur ritrovarlo il radicamento sociale e non lasciare campo libero, almeno al nord, alla Lega di lotta e di governo. Lo schema di Sacconi è noto da un po' di tempo: coinvolgere le parti sociali nella costituzione di un nuovo rassemblement moderato - va da sé - , riformista (parola anch'essa geneticamente modificata dal centrodestra italiano) e cattolico.
Ma quali sono i "corpi sociali" ai quali pensa Sacconi? La Cisl, prima di tutti, che con il suo segretario generale, Raffaele Bonanni, sta giocando una partita border line corteggiando i popolari del Pd, scontenti per l'impronta socialdemocratica che ha assunto il partito, per portarli verso altre sponde, l'Udc di Pier Ferdinando Casini
Ma anche il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, ex socialista, ha un compito chiave: costruire tra i moderati la "cinghia di trasmissione" del sindacato e delle altre associazioni sociali. Una rilettura - da moderato, si intende - del Lenin del "Che fare?". D'altra parte in un "partito personale" in fase declinante, da qualche parte bisogna pur ritrovarlo il radicamento sociale e non lasciare campo libero, almeno al nord, alla Lega di lotta e di governo. Lo schema di Sacconi è noto da un po' di tempo: coinvolgere le parti sociali nella costituzione di un nuovo rassemblement moderato - va da sé - , riformista (parola anch'essa geneticamente modificata dal centrodestra italiano) e cattolico.
Ma quali sono i "corpi sociali" ai quali pensa Sacconi? La Cisl, prima di tutti, che con il suo segretario generale, Raffaele Bonanni, sta giocando una partita border line corteggiando i popolari del Pd, scontenti per l'impronta socialdemocratica che ha assunto il partito, per portarli verso altre sponde, l'Udc di Pier Ferdinando Casini
per esempio. Poi ci sono le organizzazioni del "Forum delle persone e delle associazioni di ispirazione cattolica nel mondo del lavoro": la Compagnie delle opere, la Confartigianato, la Confcooperative, il Movimento cristiano dei lavoratori. Potenziale massa critica sociale. Intanto il presidente del Forum, Natale Forlani, già sindacalista della Cisl e poi presidente e amministratore delegato di Italia Lavoro, è diventato Direttore generale del ministero del Lavoro per l'immigrazione. Intanto.
(18 dicembre 2010)
(18 dicembre 2010)
Fonte: Repubblica
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