Duecento comuni per 200 impianti fotovoltaici: 1,2 miliardi di euro per la rete dell'energia
di Maurita Cardone
Sono duecento i comuni che hanno aderito al programma Aspea (Azzeramento SPesa Energetica Associati) ideato dal consorzio Asmez per l'accesso ai finanziamenti governativi per la realizzazione di impianti fotovoltaici, che ha chiuso il 30 Novembre scorso il bando di partecipazione. E duecento sono gli impianti fotovoltaici che verranno realizzati, per una potenza totale di 400 MW, corrispondenti a circa il 13 per cento del tetto massimo incentivabile con il nuovo conto energia. L'investimento complessivo è di un miliardo e duecento milioni di fondi privati distribuiti in comuni della Campania e della Calabria.
Le aziende interessate sono: Rti Cie Costruzioni e Impianti Europa S.p.a. - GPS Costruzioni e Finanza srl con 101 milioni di euro; Ingegno Energia S.p.a. con 100 milioni di euro; The Partners' Partners con 200 milioni di euro; Montalto Solar S.r.l. con 190 milioni di euro; Gcl Development S.r.l. con 199 milioni di euro; Rti Ericsson S.p.a. - Ciet Impianti S.p.a. con 200 milioni di euro.
«I risultati del bando sono andati oltre ogni aspettativa – commenta Francesco Pinto, presidente del consorzio Asmez – Ma uno dei motivi di più grande soddisfazione in questa difficile sfida per l'innovazione che Asmez ha voluto lanciare su un tema cruciale come l'energia è che gli investimenti sono venuti da società italiane, cinesi e svedesi, dimostrando che, in presenza di progetti seri e credibili, è possibile sfatare il mito di un Sud incapace di attrarre gli investitori privati».
A causa degli alti costi dell'illuminazione pubblica, la spesa per l'energia elettrica è la principale voce di uscita nei bilanci comunali dopo quella del personale, con un'incidenza tanto maggiore quanto minore è la dimensione demografica dell'ente. Il conto energia, introdotto dal DM 19/02/2007 del Ministero dello sviluppo economico, prevede particolari condizioni di incentivazione, agevolazioni e contributi per gli enti locali. Tuttavia, a tre anni dalla sua entrata in vigore, sono a oggi pochissimi, in particolare al Sud, i comuni che hanno sfruttato quest'opportunità.
Da qui l'idea: gli enti locali mettono a disposizione i terreni e i privati fanno un investimento realizzando, su quei terreni, impianti fotovoltaici che intestano agli enti. Sfruttando il meccanismo del conto energia, l'elettricità prodotta permette all'ente di azzerare o ridurre la propria bolletta elettrica mentre l'investitore, vendendo l'energia, realizza utili.
«Il percorso per la realizzazione degli impianti e l'ottenimento dei contributi incentivanti – prosegue Francesco Pinto – è particolarmente articolato, con rischi tipicamente imprenditoriali, cui si aggiunge la difficoltà per tantissimi enti locali nell'accesso al credito e nella gestione di una gara comunitaria. Per questo il consorzio Asmez con il programma Aspea ha voluto supportare gli associati nell'accesso ai contributi garantendo la gestione del programma e spostando l'onere di acquisizione delle risorse finanziarie e il rischio imprenditoriale su operatori economici specializzati nel settore e disponibili alla realizzazione e gestione degli impianti».
Iniziative di questo genere, in grado di facilitare l'accesso degli enti pubblici agli incentivi e allo stesso tempo garantire possibilità di investimenti ai privati, facilitano lo sviluppo delle energie rinnovabili. Ma perché possano funzionare è necessario rendere agile il processo autorizzativo degli impianti. Per questo è cruciale il ruolo delle Regioni. «La nostra è una corsa contro il tempo – conclude Pinto – visto che gli incentivi resi disponibili dal Governo sono limitati. Finora sono stati utilizzati per la gran parte dalle regioni del Centro Nord, mentre il Sud, Puglia esclusa, è rimasta al palo, a causa della farraginosità e della lentezza delle procedure autorizzative. In Campania, ad esempio, gli impianti finanziati coprono solo il 2,2% del totale nazionale mentre la brumosa Lombardia brilla con il suo 11,4 %. La nostra iniziativa punta a colmare il gap, spostando gli incentivi per il fotovoltaico verso il Sud, dove il sole brilla di più, burocrazia permettendo».
«Il percorso per la realizzazione degli impianti e l'ottenimento dei contributi incentivanti – prosegue Francesco Pinto – è particolarmente articolato, con rischi tipicamente imprenditoriali, cui si aggiunge la difficoltà per tantissimi enti locali nell'accesso al credito e nella gestione di una gara comunitaria. Per questo il consorzio Asmez con il programma Aspea ha voluto supportare gli associati nell'accesso ai contributi garantendo la gestione del programma e spostando l'onere di acquisizione delle risorse finanziarie e il rischio imprenditoriale su operatori economici specializzati nel settore e disponibili alla realizzazione e gestione degli impianti».
Iniziative di questo genere, in grado di facilitare l'accesso degli enti pubblici agli incentivi e allo stesso tempo garantire possibilità di investimenti ai privati, facilitano lo sviluppo delle energie rinnovabili. Ma perché possano funzionare è necessario rendere agile il processo autorizzativo degli impianti. Per questo è cruciale il ruolo delle Regioni. «La nostra è una corsa contro il tempo – conclude Pinto – visto che gli incentivi resi disponibili dal Governo sono limitati. Finora sono stati utilizzati per la gran parte dalle regioni del Centro Nord, mentre il Sud, Puglia esclusa, è rimasta al palo, a causa della farraginosità e della lentezza delle procedure autorizzative. In Campania, ad esempio, gli impianti finanziati coprono solo il 2,2% del totale nazionale mentre la brumosa Lombardia brilla con il suo 11,4 %. La nostra iniziativa punta a colmare il gap, spostando gli incentivi per il fotovoltaico verso il Sud, dove il sole brilla di più, burocrazia permettendo».
Fonte : Il sole 24 ore
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