POLITICA
27/11/2011 - IL CASO
Berlusconi già in campagna elettorale:
"Bene Alfano, io resto dietro le quinte"
Ma la Lega lo gela: "L'alleanza è finita"
L'ex premier riappare in pubblico al convegno Popolari Liberali Pdl
"Ora raddoppierò il mio impegno
Con Bossi il rapporto è solido".
Calderoli frena: "Non è più così"
VERONA
Silvio Berlusconi sceglie il palcoscenico della convention dei Popolari Liberali di Carlo Giovanardi come prima uscita dopo le dimissioni da premier e la nascita del governo Monti. E rilancia l’alleanza nazionale con Lega ricevendo però un "no" dal Carroccio. Roberto Calderoli risponde a stretto giro di posta al Cavaliere e lo gela chiarendo che questa intesa non «esiste più». Per il futuro - aggiunge - tutto dipenderà dalla posizione che il Pdl assumerà rispetto alle decisioni che prenderà il governo dei Professori.
Il Cavaliere (che al telefono manda i suoi saluti a Roma ad un convegno del partito delle piccole e medie imprese) arriva insieme con il segretario del partito Angelino Alfano, siede in prima fila con lui, ed è proprio l’ex Guardasigilli la prima persona che cita nel suo intervento: «Per il successo ed il futuro con lui siamo in ottime mani». Nella mente dell’ex capo del governo infatti è già aria di campagna elettorale. Un appuntamento per cui dichiara di «essere pronto a raddoppiare gli impegni». Testa bassa sul partito (l’ex Cavaliere nel suo intervento evita ogni riferimento al governo), parallelamente, pressing continuo per tenere salda l’intesa con Umberto Bossi: «L’alleanza con la Lega è solida», scandisce Berlusconi al termine di un pranzo con Alfano, Giovanardi e altri ospiti della kermesse, convinto che l’accordo con il Carroccio «non possa essere indebolito dal governo tecnico», che alle elezioni amministrative il Pdl sarà alleato con i lumbard.
La lealtà all’esecutivo guidato da Mario Monti non è in discussione ed è lo stesso Alfano a ribadirlo dal palco, chiarendo però come il governo tecnico rappresenti solo «il presente» e non «il progetto futuro» a cui lavora il Pdl. Un ragionamento che in privato Berlusconi non manca di ripetere: Abbiamo dato la fiducia al governo - osserva con i fedelissimi - a cui non poniamo limiti temporali, ma il nostro non è un sostegno a scatola chiusa. Vogliamo essere informati su quali sono i provvedimenti che Monti ha in cantiere. Ecco perché l’ex capo del governo non risparmia pesanti critiche all’ipotesi, su cui è al lavoro il Professore di abbassare la tracciabilità dei pagamenti da 2.500 euro (soglia fissata dal governo Berlusconi) a 300 euro: «Si tratta di una norma che ha insito il pericolo di uno Stato di polizia tributaria, il contrario di quello in cui noi vogliamo vivere».
A rincarare la dose ci pensa Angelino Alfano. Il segretario plaude alla lotta all’evasione fiscale ma non nasconde qualche perplessità: se ogni operazione «viene messa dentro un cervellone elettronico che registra e controlla, si combatte sì l’evasione ma si toglie ogni volta un grammo di libertà al cittadino». Quanto all’ipotesi di un piano di salvataggio per l’Italia messo a punto dal Fondo Monetario Internazionale, l’ex capo del governo si riserva di commentarlo una volta conosciuti i dettagli: «Francamente non lo conosco », precisa il Cavaliere, che non fa mancare il suo giudizio sulle proposte che il Fondo monetario gli fece nel corso del G20 a Cannes: «Abbiamo ritenuto non fosse adeguato e chiedemmo di valutare le misure che erano state concordate con Bruxelles». Le critiche al governo non saranno risparmiate, mette dunque in chiaro Berlusconi che a più di qualche dirigente del partito indica quale dev’essere la strada da seguire : Tenete conto che dal momento in cui non siamo più al governo siamo in campagna elettorale. Una "chiamata alle armi" arriva anche dal palco: «Abbiamo il dovere di combattere per la difesa della libertà», valore che a detta dell’ex premier è messo a rischio da una sinistra «comunista» che «non ha raggiunto una maturazione democratica».
L’invito dell'ex premier dunque è a non perdere tempo e ad organizzare il partito sul territorio: «Lavoriamo per diffonderci capillarmente in tutta Italia», dice Berlusconi che annuncia la creazione «di team elettorali in tutte le sezioni in modo da stabilire un contatto con tutti gli italiani».
Fonte : la stampa
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