ANDREA SCANZI – Il Vangelo secondo Priapino

Un suo galeazzociano qualsiasi ha fatto tappezzare i muri di Milano, auspicando l’allontanamento delle Br dalle procure. Per molto meno, sarebbe sceso in piazza un paese intero. Senza scomodare l’impossibile da esigere di guevariana memoria.
Ieri, al Teatro Nuovo, in sostegno di Letizia Moratti (sostegno inteso come badante, si presume), Priapino ha detto che ha le prove che Fini aveva stretto un patto scellerato con i magistrati. Gliel’ha detto un giudice – il fantasma formaggino di Santi Licheri, I guess.
Il patto scellerato faceva più o meno così: “Io (Fini) vi prometto che la legge sarà tutelata, quando Berlusconi cadrà”. Un patto davvero scellerato. Rispettare la Costituzione: che idea empia.
Nel suo monologo sempre uguale a se stesso, Priapino si è poi detto – ovviamente da solo – che ce l’ha lungo come John Holmes. Ha cantato a cappella (daje) Nostalgia de Milan, scatenando il tripudio di una folla che settant’anni fa sarebbe stata perfetta a Piazza Venezia, all’ombra di Mascella Al Vento.

In Italia abbiamo pacifisti ricordati come terroristi. Processi così brevi che neanche iniziano. Dissoluti avvizziti che difendono i Valori della Famiggglia. Politici che danno dei brigatisti ai magistrati.
L’escalation è esponenziale, continua, totale.
Manca solo Leonardo Manera che fa un film porno.
Per fortuna esiste l’opposizione. Ieri è tornato a parlare Walter Veltroni. Ha duramente rampognato il Premier, lanciando figurine Panini di fuoco. Poi ha messo le palle sul tavolo. Quelle di Bersani. E insieme ci hanno giocato a bocce, in un Centro Anziani qualsiasi di Finale Emilia.
Buona catastrofe.
(18 aprile 2011)
Da Micromega
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