sabato 23 aprile 2011




Al golpe, al golpe
di Marco Brancati, da Repubblica

Le mosse del governo per evitare i referendum di giugno sono quanto di peggio un esecutivo possa fare, soprattutto quando si riempie la bocca della parola popolo ogni giorno. E fa bene l’opposizione a denunciare il volgare giochetto di palazzo che tanto somiglia, a questo punto, ad un reiterato abuso di potere.

Altrettanto opportuno, vista l’aria che tira, vigilare sulla qualità della nostra democrazia, sottoposta da Berlusconi e dal berlusconismo ad un avvilimento tattico quotidiano e ad uno stress strategico di lungo periodo.

Ma se è vero che questa è una battaglia tanto importante e tanto decisiva per il futuro del nostro paese, un po’ di lucidità non ci starebbe male. E l’Italia dei Valori, che a proposito dei referendum parla senza mezzi termini di “colpo di stato”, forse dovrebbe rifletterci sopra.

Proprio perché la democrazia in Italia rischia, e anche grosso, gridare al golpe quando il golpe non c’è non è solo una stupidaggine, ma è anche una strategia suicida. Se in Italia si dovesse arrivare ad una svolta autoritaria in senso proprio,  quali argomenti userebbe l’onorevole Belisario per farlo capire ai cittadini?

I dipietristi farebbero bene a rileggere Esopo. A forza di gridare al lupo, se il lupo arrivasse non saprebbero più come chiamarlo.

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