Premetto anch'io, come Giannicola, di avere stima di Toscani, come di qualunque altra persona presente in consiglio comunale. E non mi permetterò mai di sindacare la loro vita privata. Però,quando un cittadino ricopre una carica pubblica,il suo operato è oggetto di critica. Piaccia o non piaccia: questa è la regola. Nelle amministrazioni, dove regna la buona politica, i cittadini eletti, esibiscono pubblicamente le loro dichiarazioni dei redditi: prima di insediarsi e per tutti gli anni in carica .Così i cittadini possono verificare, quanto abbia inciso, se ha inciso, anno per anno,la vita politica su quella lavorativa. Perché ci si scandalizza ,se i cittadini pensano che i rapporti economici possano condizionare quelli politici?Sarebbe la prima volta? Perché ci si meraviglia , se qualcuno arriva ad ipotizzare che la classe politica, o una parte di essa, possa essere ostaggio di potentati economici ? Perché ci si irrita, se si arriva a pensare che se gruppi esterni controllano o influenzano i consiglieri, il reale luogo delle decisioni, possa non essere più il luogo della casa comunale?Perché ci si irrita, se si ipotizza che gli interessi dei cittadini non coincidono con quelli imprenditoriali?Con gli interessi di quei soggetti che, legittimamente, perseguono finalità di carattere privato e di lucro, diverse dalle finalità pubbliche e di bene comune perseguite dell’ente pubblico. Ma perché la critica, da strumento di controllo, nelle mani del popolo, nei confronti di chi governa ,deve essere visto come un pericolo? Il pericolo, è al contrario, nell’eccesso di potere, nella mancanza di controllo, nella confusione dei ruoli , quando invertendosi i ruoli, il controllato( il privato, l’impresa) diventa – di fatto-controllore del suo controllore ( l’amministratore) .Il pericolo è nelle commistioni affari – politica, non nella critica. La critica è il sale della democrazia. Senza critica non c’è libertà, non c’è democrazia, non ci sono diritti, non c’è crescita civile. Il potere che si ribella alla critica è un potere immaturo: figlio della superbia, dell’arroganza, della ignoranza. Come la medicina,è lo strumento attraverso il quale, il dottore, interviene a difesa della salute del paziente, così la critica è, per i moderni stati democratici, lo strumento attraverso il quale , un buon amministratore capisce lo stato di salute, della democrazia, nel proprio Paese. Se, in questo Paese, coloro i quali dovrebbero parlare, prendere pubblicamente posizione, tacciono…..per favore, non toglieteci , queste uniche voci libere, che seppur stonate,osano intonare parole e musiche che sanno di libertà. Un’ultima cosa: Toscani, sarebbe stato candidato, se non avesse fatto parte del gruppo Laddomata? Se non fosse rientrato nell’accordo tra Laddomata e Santarcangelo? E gli altri sarebbero stati candidati?E allora, non prendiamoci in giro! Io difendo questo spazio di libertà e difendo “l’anonimato”.Perchè lo considero elemento indispensabile senza del quale nella foresta non si vive. Non è una forma di vigliaccheria , come i veri vigliacchi vorrebbero far credere. E’ solo precauzione. E’ conoscenza della foresta, delle sue leggi e di quelle dei bracconieri . Perciò, risparmiateci, queste “scemeggiate” da uomini coraggiosi……Chi vuole dar conto del proprio operato lo dia, chi non lo vuole dare , non trovi scuse.
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