venerdì 19 novembre 2010

L'opposizione che non c'è. Il caso Siddartha.

Se non si scrive, non è per paura ( per cosa e da chi? )ma per puro e semplice disgusto .Disgusto verso chi prepara queste polpette avvelenate ; disgusto per gli ingredienti usati : scaduti, avariati; disgusto per il modo in cui sono state servite a persone( dipendenti) che non si sono nemmeno seduti a tavola per mangiare, e a cui viene chiesto di pagare un conto, scusate il gioco di parole, per conto di altri ( del proprio datore di lavoro). Una persona normale pagherebbe ? O inviterebbe questo chef della politica novasirese , a fare attenzione a chi porta il conto, a chi serve le pietanze e a cosa ci mette dentro?
Tutto qua. Senza annoiare chi legge, con rimandi a atti ( e letture di approfondimento) di diritto pubblico e amministrativo, terrei solamente , ben ferma la distinzione tra sfera “politica” e sfera “amministrativa” , con relativa “responsabilità”( politica e amministrativa) per l’una e l’altra sfera. Se lo facciamo, in modo onesto, analizzando, con mente libera e sgombra da pregiudizi e teoremi, tutta la questione, ci rendiamo conto , che le accuse cadono, non si tengono in piedi, perché prive di sostanza, di contenuto politico e giuridico.
In tutta questa storia, si è sottovalutato, a mio avviso l’intervento di Pavese, nell’ultimo consiglio comunale.. E’ in quell’intervento che vanno cercate le chiavi di lettura di quanto sta succedendo. E, sempre in quel consiglio,non si è compreso,sempre a mio modesto parere, la solitudine, la forza morale, la dignità con la quale, il sindaco, facendo sue ,le preoccupazioni evidenziate da Pavese, ha voluto investire l’organo detentore della sovranità popolare (il consiglio comunale)per rispondere a chi lo ha sfidato sul terreno della legalità e della democrazia: a chi con atti intimidatori ha distrutto documenti, incendiato la casa comunale, lasciato scritti minacciosi contro dipendenti e amministratori. A chi ha cercato di imporre la sua legge su quella sello Stato.“Non sono solo, sono insieme a tutta la mia comunità. Il potere democratico risiede qui. Altri poteri in conflitto con quello democratico non hanno diritto di cittadinanza su questo territorio”. Questo mi è sembrato di leggere nelle parole dette e non dette da parte del Sindaco. Questo, sembra voler dire il coinvolgimento dell’intero consiglio, in un atto in cui ,se ne poteva fare a meno. Questo, forse, la minoranza l’ha percepito, anche se non ha avuto il coraggio di approfondire. Forse, perché approfondendo,sarebbe venuto fuori agli occhi di tutti che l’opposizione non c’è! E non si è accorta di niente!

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