Usare meglio le risorse europee
di Vittorio Longhi, da repubblica
Con l’annuncio del programma Ue per incentivare l’occupazione giovanile, da Bruxelles è arrivato anche un monito sullo spreco di fondi.
La Commissione ha richiamato gli Stati membri a un uso migliore del Fondo Sociale Europeo (FSE) perché ci sono ancora 30 miliardi di euro non spesi e si tratta di risorse fondamentali per combattere la disoccupazione.
In Italia sono principalmente le Regioni ad amministrare questi fondi, tracciando le linee guida degli interventi e poi affidandone la gestione alle Province. Queste li assegnanano ai progetti diversi, in base alle esigenze del mercato del lavoro locale. Dunque sta anche alle amministrazioni capire e rispondere alla domanda del territorio, degli enti e delle imprese, per poi decidere come e dove è meglio investire per generare nuova occupazione. Spesso, invece, la programmazione delle Regioni e delle Province non è adeguata e buona parte dei fondi comunitari non vengono impiegati come dovrebbero.
Il nuovo programma annunciato dal presidente della Commissione europea Josè Barroso “Youth Opportunities Initiative” consiste in una serie di azioni mirate a prevenire gli abbandoni scolastici, a sviluppare nuove abilità professionali da spendere subito nel mercato, ad assicurare esperienze miste di formazione e lavoro, a facilitare assunzioni nuove e con contratti stabili.
Queste nuove azioni dovrebbero aiutare i governi a contrastare la totale inattività dei ragazzi che escono dalla scuola dell’obbligo e che non studiano né lavorano – un fenomeno aggravato dallo scoraggiamento della crisi. Altri obiettivi sono il sostegno dell’apprendistato, della creazione di nuove imprese, dei progetti di scambio Erasmus, Eures e Leonardo, che consentono di fare esperienze professionali in altri paesi dell’Unione.
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