martedì 24 gennaio 2012

La «mela di Eva» rischia l'estinzione


SPONTANEO NEL KAZAKISTAN SUD-ORIENTALE
La «mela di Eva» rischia l'estinzione
Il «frutto proibito» potrebbe scomparire a causa dell'urbanizzazione e della deforestazione


La Malus sieversii (Web)
MILANO - La mela del peccato con cui Eva tentò Adamo rischia di scomparire a causa dell'avidità umana. A darne notizia, durante una conferenza stampa, è stata l'associazione Alma, nata due anni fa per salvare la Malus sieversii - questo il nome latino della «mela di Eva» ossia del melo selvatico da cui si ritiene discendano tutte le varietà domestiche - che ha lanciato il suo appello per la salvaguardia di questa specie vegetale. Il frutto, che cresce in maniera spontanea nella regione di Almaty, nel sud-est del Kazakistan, sarebbe minacciato dall'urbanizzazione selvaggia e dalla deforestazione. Solo un cambiamento nel comportamento dell'uomo potrebbe assicurarne l'esistenza.
RESISTE ALLE MALATTIE MA NON ALL'UOMO - La M. sieversii è un particolare tipo di mela che aveva fin qui fatto fronte agli assalti del progresso. Le sue caratteristiche genetiche le permettono infatti di resistere alle malattie, facendo a meno dei 35 pesticidi che «proteggono» le normali mele. Inoltre cresce su alberi molto belli, alti fino a 20-30 metri e larghi 2 e se il suo Dna venisse incrociato con quello di altre qualità contribuirebbe a renderle più sane. Del frutto esistono quasi 6 mila varietà e, diversamente da altre mele selvatiche, questa è grande e dolcissima. Per milioni di anni il pomo proibito è cresciuto indisturbato, reso così pregiato anche dal contribuito degli orsi che mangiandone e digerendone i semi permettevano ai germogli di attecchire a terra. Peccato che secondo Alma il 70 per cento di questi meli siano già stati devastati, rendendo la mela di Eva un frutto davvero raro da trovare.

di Marta Serafini,dal Corriere
24 gennaio 2012 |

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