domenica 11 settembre 2011

Bomba sporca



di Gheddafi


e il centro Trisaia








di Filippo Mele , dalla Gazzetta del mezzgiorn



ROTONDELLA - Ha lavorato nel centro nucleare Itrec della Trisaia colui che è ri tenuto il padre della “bomba sporca” dell'ex leader libico Muammar Gheddafi. Si tratta di un personaggio chiave nella corsa alle armi atomiche dei Paesi del Medio Oriente e dell'Africa: Abdul Qadeer Khan. L'uomo, tra l'altro, che ha messo il Pakistan nelle condizioni di dotarsi della bomba H. Così, dopo il tracollo del regime del colonnello, con le preoccupazioni del futuro degli impianti nucleari presenti in Libia, sono venuti fuori particolari del ruolo di Khan. Preoccupazioni di cui ha trattato Olli Heinonen, capo delle ispezioni per la sicurezza nucleare per l’agenzia atomica dell’Onu fino a metà del 2010 e ora alla Harvard University.



Insomma, Rotondella, con il suo fardello radioattivo, è ripiombata nei “misteri” di Nucleare connection entrando negli scenari dei traffici internazionali di armamentario nucleare. Secondo un rapporto dell'Agenzia internazionale per l'energia nucleare (Aiea) è stato un intermediario dello Sri Lanka ad identificare in Khan il fornitore delle tecnologie alla Libia capaci di metterla in grado di fabbricare una “bomba sporca”.



Cos'è? È un'arma capace di diffondere materiale atomico, usando esplosivi convenzionali, per inquinare, uccidere, causare danni enormi ad una città o ad un territorio. Ed a preoccupare la comunità internazionale è il centro di ricerca di Tajura, a 10 miglia da Tripoli, dove, secondo l’Onu, ci sarebbero uranio e altro materiale che potrebbe essere usato per fare, appunto, una “bomba sporca”.



Che potrebbe finire in mani terroristiche. Ma torniamo al rapporto Aiea in cui si tratta di Khan. Egli, per l'Agenzia, era il personaggio chiave di un gruppo di persone e società che operavano in diverse parti del mondo per fornire ad alcuni Stati (tra cui la Libia) tecnologie per la costruzione di armi nucleari. Tripoli pagò alla rete messa su dal pakistano circa cento milioni di dollari per centrifughe per la produzione di uranio arricchito e per progetti per la costruzione di una bomba atomica e di componenti missilistiche. Cosa c'entrano l'Italia e Rotondella? Khan ha lavorato prima a Trieste, poi nel centro Enea della Casaccia e, per ultimo, in quello della Trisaia. Proprio il centro su cui ancora si incentra l'attenzione della Commissione parlamentare sul ciclo dei rifiuti dopo l'archiviazione dell'inchiesta Nucleare connection su un presunto traffico di scorie e materiali radioattivi da Rotondella verso Paesi esteri.





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