domenica 25 settembre 2011

Le proposte di Confindustria.

Pensioni: interventi su anzianità e donne


La spesa previdenziale italiana è il 2,5% più alta rispetto alla media Ocse. Bisogna quindi accelerare l'eliminazione delle pensioni di anzianità e aumentare rapidamente l'età in cui si va in pensione, oltre ad intervenire sulla pensione delle donne





Via alle dismissioni dei beni dello Stato

Al secondo punto del Manifesto le dismissioni dei beni dello Stato, immobiliari e di società. Una decisione che va presa non solo, ha detto la Marcegaglia, per ridurre il debito, ma anche per comprimere il confine «troppo dilatato» dello Stato nell'economia





Liberalizzare professioni e servizi


Tutte le professioni dovranno essere liberalizzate. Bisognerà intervenire anche sui servizi pubblici locali con privatizzazioni e liberalizzazioni, dall'energia, ai trasporti, al gas, per ridurre i prezzi ai cittadini e ampliare il mercato





Tempi rapidi per le grandi opere

Sul capitolo delle infrastrutture si punta a rendere più veloci i tempi di realizzazione sollecitando procedure d'urgenza per superare gli ostacoli burocratici. L'obiettivo è anche quello di coinvolgere i capitali privati





Ridurre le tasse a lavoratori e imprese

Ridurre l'Irap sulle imprese e l'Irpef per i lavoratori. Per trovare le risorse Confindustria è disposta a discutere di un aumento dell'Iva, una piccola patrimoniale ordinaria, mettendo nell'Irpef la ricchezza personale. Altra misura, che servirebbe a combattere l'evasione, limitare l'uso del contante a 500 euro

Dal  "Sole 24 Ore"

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