Favale, capogruppo del Pd, evidenzia una serie di problematiche del paese. Dal degrado del cimitero all'abbandono del centro storico fino ai lavori pubblici fermi
di PIERANTONIO LUTRELLI
NOVA SIRI – Mentre la maggioranza di centrodestra che amministra il Comune di Nova Siri è impegnata in una verifica politico-programmatica e organigrammatica innescata dal fattore “T”, (ossia i consiglieri comunali Antonio Toscani e Francesco Tarsia), che dura ormai da oltre un mese che dovrebbe concludersi a breve con l’ingresso in giunta proprio di Tarsia (con delega ai Lavori pubblici) al posto di Giuseppe D’Armento (la cui delega alla Cultura e Spettacolo andrà a Pancaro attualmente titolare dei Lavori pubblici), il Partito democratico, che rappresenta totalmente l’opposizione consiliare, per voce del suo capogruppo, Pasquale Favale ha evidenziato al Quotidiano una serie di problematiche che riguardano il paese. Questione cimitero: “I loculi cimiteriali – ha esordito - già insufficienti per le tante richieste sono stati realizzati in ritardo. In più vi è l’impossibilità di accedervi a causa del disordine creato dai cantieri delle sepolture private e la mancata delimitazione delle aree di pertinenza e di viabilità di accesso”. Poi le campagne e la viabilità urbana: “La viabilità rurale è perennemente abbandonata e le criticità emergono maggiormente a causa delle piogge incessanti che creano non pochi disagi. Il centro urbano è pieno di buche e dissesti diffusi. Tra l’altro, la cosa causa diversi danni agli automobilisti che ricorrono alle vie giudiziarie, citando il Comune che deve accollarsi la responsabilità civile con oneri a carico dei contribuenti. Cosa ci perdevano a stipulare un’assicurazione come hanno fatto in altri Comuni?” Poi il centro storico: “E’ abbandonato a se stesso. Nessuna programmazione ne intervento è stato previsto, considerando lo stato di decadenza in cui versano gli immobili che ricadono in particolare nel rione “Porticella”. E’ recente la notizia che a seguito del maltempo si è venuta a creare una crepa nel muro di contenimento di via Mazzini”. Capitolo Lavori pubblici. Favale è duro: “Nonostante alcuni appalti – ha continuato - siano già stati aggiudicati alle ditte vincitrici, notiamo che i lavori non sono mai partiti. Come quello della pista ciclabile di Marina di Nova Siri che difficilmente sarà pronta per la prossima estate. Questa amministrazione è carente anche sul versante dei lavori pubblici. Manca un piano di sviluppo armonico e vi è una totale assenza di programmazione e di progettazione delle opere. Si rischia così di perdere i finanziamenti già ottenuti: ad esempio i “fondi di tutela dell’ambiente e dello sviluppo del territorio” in via di erogazione dal ministero dell’Economia per 300 mila euro ed inoltre non si hanno nemmeno notizie in merito agli interventi di recupero degli immobili ubicati nel centro storico, i cui lavori sono finanziati dalla Regione Basilicata per 350 mila euro”. Urbanistica: “Le lottizzazioni sono del tutto ferme, anche a discapito delle casse municipali per via della mancata entrata della Bucalossi”. Ambiente: “Il paese – ha stigmatizzato il leader dell’opposizione - si presenta sporco. La raccolta giornaliera dei rifiuti differenziata ed indifferenziata è scarsa. Non si comprende ancora oggi il perché dell’aumento della Tarsu nonostante il servizio non è ancora stato appaltato. D’altronde, cosa ci possiamo aspettare da un’amministrazione alquanto litigiosa, in cui il contendersi delle deleghe sembra essere l’unico argomento di discussione. Un’amministrazione – ha concluso Favale - che non ha ne testa e ne coda, tanto che d’estate mettono a posto le spiagge e d’inverno le scuole”. Al capogruppo fa eco la segretaria cittadina, Filomena Bucello: “ Noi del Pd – ha detto con fermezza - abbiamo chiaro il modello di sviluppo per questo paese. Rappresentiamo l’alternativa a quest’amministrazione che da sette anni ha posto un freno alla crescita della comunità. Lo diremo alla gente, durante le iniziative che continueremo a proporre. Pertanto prendano coscienza del fallimento e traggano le conclusioni: si dimettano”.
di PIERANTONIO LUTRELLI
NOVA SIRI – Mentre la maggioranza di centrodestra che amministra il Comune di Nova Siri è impegnata in una verifica politico-programmatica e organigrammatica innescata dal fattore “T”, (ossia i consiglieri comunali Antonio Toscani e Francesco Tarsia), che dura ormai da oltre un mese che dovrebbe concludersi a breve con l’ingresso in giunta proprio di Tarsia (con delega ai Lavori pubblici) al posto di Giuseppe D’Armento (la cui delega alla Cultura e Spettacolo andrà a Pancaro attualmente titolare dei Lavori pubblici), il Partito democratico, che rappresenta totalmente l’opposizione consiliare, per voce del suo capogruppo, Pasquale Favale ha evidenziato al Quotidiano una serie di problematiche che riguardano il paese. Questione cimitero: “I loculi cimiteriali – ha esordito - già insufficienti per le tante richieste sono stati realizzati in ritardo. In più vi è l’impossibilità di accedervi a causa del disordine creato dai cantieri delle sepolture private e la mancata delimitazione delle aree di pertinenza e di viabilità di accesso”. Poi le campagne e la viabilità urbana: “La viabilità rurale è perennemente abbandonata e le criticità emergono maggiormente a causa delle piogge incessanti che creano non pochi disagi. Il centro urbano è pieno di buche e dissesti diffusi. Tra l’altro, la cosa causa diversi danni agli automobilisti che ricorrono alle vie giudiziarie, citando il Comune che deve accollarsi la responsabilità civile con oneri a carico dei contribuenti. Cosa ci perdevano a stipulare un’assicurazione come hanno fatto in altri Comuni?” Poi il centro storico: “E’ abbandonato a se stesso. Nessuna programmazione ne intervento è stato previsto, considerando lo stato di decadenza in cui versano gli immobili che ricadono in particolare nel rione “Porticella”. E’ recente la notizia che a seguito del maltempo si è venuta a creare una crepa nel muro di contenimento di via Mazzini”. Capitolo Lavori pubblici. Favale è duro: “Nonostante alcuni appalti – ha continuato - siano già stati aggiudicati alle ditte vincitrici, notiamo che i lavori non sono mai partiti. Come quello della pista ciclabile di Marina di Nova Siri che difficilmente sarà pronta per la prossima estate. Questa amministrazione è carente anche sul versante dei lavori pubblici. Manca un piano di sviluppo armonico e vi è una totale assenza di programmazione e di progettazione delle opere. Si rischia così di perdere i finanziamenti già ottenuti: ad esempio i “fondi di tutela dell’ambiente e dello sviluppo del territorio” in via di erogazione dal ministero dell’Economia per 300 mila euro ed inoltre non si hanno nemmeno notizie in merito agli interventi di recupero degli immobili ubicati nel centro storico, i cui lavori sono finanziati dalla Regione Basilicata per 350 mila euro”. Urbanistica: “Le lottizzazioni sono del tutto ferme, anche a discapito delle casse municipali per via della mancata entrata della Bucalossi”. Ambiente: “Il paese – ha stigmatizzato il leader dell’opposizione - si presenta sporco. La raccolta giornaliera dei rifiuti differenziata ed indifferenziata è scarsa. Non si comprende ancora oggi il perché dell’aumento della Tarsu nonostante il servizio non è ancora stato appaltato. D’altronde, cosa ci possiamo aspettare da un’amministrazione alquanto litigiosa, in cui il contendersi delle deleghe sembra essere l’unico argomento di discussione. Un’amministrazione – ha concluso Favale - che non ha ne testa e ne coda, tanto che d’estate mettono a posto le spiagge e d’inverno le scuole”. Al capogruppo fa eco la segretaria cittadina, Filomena Bucello: “ Noi del Pd – ha detto con fermezza - abbiamo chiaro il modello di sviluppo per questo paese. Rappresentiamo l’alternativa a quest’amministrazione che da sette anni ha posto un freno alla crescita della comunità. Lo diremo alla gente, durante le iniziative che continueremo a proporre. Pertanto prendano coscienza del fallimento e traggano le conclusioni: si dimettano”.
Fonte : il quotidiano della Basilicata
Di regola ,una buona amministrazione, alla fine di ogni anno,in forma pubblica, informa la cittadinanza sul lavoro svolto, sugli obiettivi raggiunti e quelli mancati. Relaziona, quindi, su successi e insuccessi . Si sottopone, in maniera civile, democratica al confronto e al giudizio dei propri cittadini. I quali,per analogia, al pari di qualsiasi socio di una società privata, di fronte alla gravità della situazione economica, relazionata dagli amministratori, possono ,non solo condividere l’operato degli amministratori ,ma addirittura essere loro stessi, a proporre nuovi sacrifici, se finalizzati al raggiungimento di obiettivi ritenuti indispensabili per il raggiungimento dello scopo sociale per il quale la società è nata e vive. Insomma, un amministratore, se ha lavorato bene, non teme il giudizio della gente, anche se l’obiettivo prefissato è stato solo parzialmente centrato, se dimostra che, in quelle condizioni, risultati migliori erano impossibili da portare a casa. Questo comportamento mi sarei aspettato dagli amministratori in carica al nostro Comune. Così, come, mi sarei aspettato, a fine anno,dai consiglieri comunali di minoranza del PD, un rendiconto dettagliato del lavoro amministrativo svolto, dei successi ( se ci sono) e degli insuccessi ( sottolineando Loro, che in politica, quelli che sono gli insuccessi di oggi, sono i successi di domani).
RispondiEliminaNé l’una, né l’altra parte ha ritenuto di consumare questo gesto simbolico : fatto di civiltà, di trasparenza, di maturità democratica per amministratori ed amministrati.
Non me ne voglia il capogruppo e il segretario del PD, se mi costringono ad essere ripetitivo. Ma possibile che il partito e il gruppo consiliare del PD non riescano a concepire un modo diverso di fare politica?Diverso dal banale articolo sul giornale, diverso dalla conta delle buche,diverso dalla denuncia della solita spazzatura non raccolta, diverso dalla “inflazionata” frase del centro storico abbandonato? Possibile che la politica sia , ormai , solo questo? Se la politica è questa , non riesco a distinguere i compiti del comune cittadino da quelli di un consigliere comunale. Chiunque può dire il centro storico è abbandonato! Chiunque può dire le strade sono piene di buche! Chiunque può dire il cimitero è … …!!!!
Il consigliere comunale di minoranza, al pari di quello di maggioranza,costituisce il nucleo democratico della classe dirigente del Paese. Dalla classe dirigente ci si attende : progetti, atti , fatti, proposte,da compiere nelle sedi deputate all’esercizio del proprio ruolo istituzionale. Questi atti, fatti e proposte, se esistono, vorremmo conoscerli. Sono il lavoro , condivisibile o meno, di chi, oggi, minoranza, lavora per essere domani maggioranza. Solo attraverso il giudizio politico sul proprio lavoro, sulla serietà, con cui è stato svolto, sulla validità e credibilità delle proposte politiche e progettuali presentate, ci si può candidare ad essere alternativi a qualcuno che , a torto o a ragione, si ritiene abbia fallito nel lavoro che avrebbe dovuto svolgere.
Non si può essere alternativi a nessuno, se non ci si propone in maniera costruttiva, propositiva; se non si fa intravedere qual è l’idea che si ha della città. Con quali strumenti, proposte, progetti, finanziamenti, si vuole disegnarne il nuovo volto, delinearne lo sviluppo e la crescita.
Cari amici del partito democratico ( A PROPOSITO: I COMPAGNI DOVE SONO FINITI?) per fare opposizione ad una amministrazione non servono articoli sui blog o sui giornali locali; tornate a fare politica tra la gente e smettetela di dar fiato alla trombe al solo scopo di salvaguardare posizioni politiche di chi non ha alcun interesse a misurarsi con i problemi di una comunità che merita ben altro. Non sforzatevi di sembrare opposizione a Nova Siri quando a livello regionale siete pappa e ciccia con la destra berlusconiana ( vedasi atteggiamento degli organismi regionali su alcune vicende interessanti lottizzazioni di amici degli amici!) Tornate a fare politica tra la gente e non solo alle scadenze elettorali che vi vedono impegnatissimi a difendere posizioni dei soliti noti.
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