sabato 26 febbraio 2011

Vaccaro (Uil) su rapporto Corte dei Conti e costi politica

26/02/2011 11:29
BAS“Se ci fosse ancora qualcuno che avesse dei dubbi sui reali obiettivi della campagna “meno costi della politica=meno tasse” promossa dalla UIL farebbe bene a leggersi le relazioni diffuse ieri in occasione dell’apertura del nuovo anno di attività della sezione regionale della Corte dei Conti. Una bella sforbiciata ai costi della politica, accompagnata da una riorganizzazione di uffici e centri decisionali di spesa, sono l’antidoto più efficace contro i casi di sprechi pubblici”. A sostenerlo è il segretario generale regionale della UIL lucana Carmine Vaccaro per il quale “non possono che preoccupare il sindacato le vicende di sperpero o comunque di uso distorto delle risorse finanziarie pubbliche specie, come è stato denunciato dai magistrati della Corte dei Conti, se gli investimenti finalizzati all’occupazione non producono nemmeno un posto di lavoro. Come non può che allarmarci l’andamento della spesa complessiva della Regione per investimenti, pari appena al 26,4%, tra l’altro in calo rispetto alle annualità precedenti, con un rapporto insoddisfacente tra impegni e stanziamenti previsti”.
Nel sottolineare che secondo i dati dello studio della UIL nazionale, i costi della politica diretti e indiretti ammontano a 24,7 miliardi di euro (solo le auto blu e quelle grigie, secondo una stima molto prudente, costano 4,4 miliardi l'anno), pari al 2% del Pil e al 12,6% del gettito Irpef, Vaccaro sottolinea che “con una riforma delle istituzioni e tagli agli sprechi possono essere ridotti di 10,1 miliardi, cifra che equivarrebbe all'azzeramento delle addizionali regionali e comunali Irpef o a far ottenere a lavoratori dipendenti e pensionati una permanente detassazione della tredicesima con un vantaggio economico pari a circa 400 euro in busta paga.
'In Italia – aggiunge - spendiamo il 30% in piu' per il funzionamento della politica, con una dinamica di crescita doppia rispetto agli altri Paesi dell'area euro. La strada che abbiamo indicato non sara' facile, ci saranno ostacoli da parte del sistema politico che in Italia e' pesante ma siamo convinti che questa e' una cosa da fare, un obiettivo da raggiungere, non una battaglia''. Secondo il leader della Uil, ''una presa di coscienza andrebbe a beneficio del Paese, consentirebbe ai nostri uomini politici di avere un atteggiamento piu' morigerato, restituirebbe un po' piu' di credibilita' alla politica italiana, prevenendo i casi di sprechi denunciati ogni anno dalla Corte dei Conti in tutt’Italia''.
“Abbiamo scritto ai due Sindaci di Potenza e Matera – spiega il segretario generale della UIL – per chiedere di evitare aumenti della pressione fiscale per i cittadini e di privilegiare, invece, provvedimenti volti alla riduzione dei costi della politica, ad iniziare da quelli per il funzionamento di Giunte e Consigli. Ai Comuni basterebbe infatti diminuire del 20% le uscite per le spese istituzionali per recuperare notevoli risorse, evitando così possibili maggiorazioni dell’Irpef locale. Sono queste le scelte che avvicinano i cittadini alla politica e all’amministrazione del “bene comune”. Di questo la politica dovrebbe occuparsi quando pone il tema del contenimento della spesa pubblica. E’ un’operazione che “si può” e “si deve” fare perché ridurre i costi della politica non sia un semplice slogan.

BAS 05

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