Sondaggio: Bersani batte
Berlusconi di sette punti
di Maria Zegarelli | tutti gli articoli dell'autore Conferme del cambio di vento arrivano anche da un sondaggio riservato, arrivato da pochi giorni nei cassetti del Nazareno, effettuato dalla Ipsos subito dopo la manifestazione del 13. Se si dovesse andare oggi al voto il 26,2% degli intervistati sceglierebbe il Pd, il 9,3% Sel e il 6,2 l’Idv, mentre il 28% voterebbe Pdl, l’11,4% Lega, il 6 l’Udc e il 5% Fli. Dati confortanti soprattutto dopo l’affossamento della santa alleanza da parte di Casini: Pd, Sel e Idv potrebbero farcela senza ulteriori allargamenti.
Ma le buone notizie che arrivano dai sondaggi - da prendere con le molle ad elezioni neanche annunciate - vengono stemperate dalla polemica interna al Pd sul ripristino dell’immunità parlamentare. I democratici sono «assolutamente contrari. Oggi in Italia chiunque venga accusato di prostituzione minorile va a processo e non si possono accettare leggi speciali per il premier. Noi siamo per ribaltare l’agenda e per dire che è ora di mettere all’ordine del giorno non l’immunità ma regole, onestà e sobrietà», dice Bersani mentre il Pdl dà mandato al comitato tecnico di ministri e esperti - che si incontrerà oggi per mettere a punto l’attacco finale a magistratura e istituzioni - di occuparsi anche dello scudo parlamentare.
Lo stesso capogruppo alla Camera, Dario Franceschini, l’altro giorno su l’Unità e ieri da Montecitorio ha ribadito la linea: «Siamo contrari senza alcuna ambiguità. Non esiste che per bloccare i processi a Berlusconi si dia l’immunità non solo a lui ma anche agli altri 994 parlamentari». Ma nel partito del Nazareno non tutti la pensano allo stesso modo.
Franca Chiaromonte, che ha presentato un Ddl nel 2009 (firmato anche da senatori del Pdl) per reintrodurla «per una profonda convinzione che porto avanti da anni e che si basa sulla preoccupazione che ebbero i padri costituenti quando scrissero l’articolo 68», non torna sui suoi passi. «Non ho nessuna intenzione di ritirarlo - dice -, si tratta di una iniziativa personale e trasversale. Poi se e quando dovesse andare in aula vedremo».
Più disponibile, invece, Silvio Sircana, cofirmatario del testo: «A me pareva di poter dare un contributo intelligente per dare un senso diverso ad un dibattito che si trascina ormai da troppo tempo, ma se il partito decide diversamente non ne faccio una malattia, io sono un parlamentare disciplinato». Al Nazareno tagliano corto: «Per noi il discorso è chiuso, quello dell'immunità è un istituto che esiste in altri Paesi, ma non è certo nelle priorità del Pd». Tace, per ora, Bep
21 febbraio 2011
Dall'Unità
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