giovedì 31 marzo 2011

La Locura (Berlusconi a Lampedusa)

di Andrea Scanzi
142342857-19e11c87-0972-4f3e-aede-07bc9c401e62Notizie di rilievo. Sabato daranno il derby in 3D (che culo: potremo vedere Materazzi in 3D). Simona Ventura è andata in Honduras (purtroppo però non c’è rimasta). Nel mezzo, tra una Rita Dalla Chiesa che ci ricorda doviziosamente quanto l’intelligenza non sia bene primario, e un Umberto Bossi che guadagna voti parlando alla pancia degli italiani (l’unica cosa che funziona e interessa agli italiani), succedono cose amene. Ordine del giorno invertiti per approvare in fretta il capolavoro sul processo breve. La Petruni al Tg2 (e Scaramacai a Telenova). E il Premier che va a Lampedusa e dice cose straordinarie. Tipo: “Già pronte navi che possono trasportare 10mila persone (sì, il Titanic). Sarete risarciti con moratoria fiscale (come no), l’esercito ripulirà le strade (come a Napoli e L’Aquila). Vi candideremo a Nobel per la Pace (che vincerete ex-aequo con me). Via i migranti, apriremo un casinò (l’accento è pleonastico). In tv trasmissioni per promuovere le vostre bellezze (gli spot li interpreterà lui, con un grosso libro davanti intitolato “Italia”). Ho anche comprato una villa qui (e un bello sticazzi non ce lo metti?)”.Dopo aver così parlato, la folla non lo ha aggredito con le Crocs di Ferrara: lo ha applaudito. E anche solo da questo si capisce, forse, che il problema degli italiani sono gli italiani.
Verrebbe voglia di dire che siamo il solito paese di non poeti, poco naviganti e affatto sognatori. Ma non lo dirò. Per la retorica c’è già il Pd. Meglio citare quella che è la fotografia esatta dell’Italia. La trovate nell’ultima puntata di Boris (di cui il Primo Aprile uscirà il film). Ora: Boris è una delle 3 o 4 cose da salvare dall’Apocalisse, insieme ai piedi di Rosario Dawson, gli assoli di Stevie Ray Vaughan e i Loacker Milk & Cereals. So che predico al vento e la vostra idea di cultura sono i reading di Majakovskij interpretato da Massimo Ghini: e i risultati si vedono.
Videozine_BorisBoris è una serie straordinaria nella sua genialità (un po’) autoreferenziale e (molto) caustica. A un certo punto, il regista Renè Ferretti non sa come convincere la Rete (Rai) a confermarlo. Così prova a organizzare una fiction sufficientemente orrenda per piacere. Però essere brutti non basta. Ci vuole anche altro, perché pure – soprattutto? – l’ignoranza ha una sua cifra stilistica. E’ a questo punto che uno dei tre sceneggiatori (cani) sintetizza ciò che il popolo vuole: “Serve un qualche cazzo di futuro (…) Io parlo della Locura, Renè: la Locura. La pazzia. La tradizione o merda, come la chiami tu, ma con una bella spruzzata de’ pazzia. Il peggior conservatorismo che però si tinge di simpatia, di colore, di paillettes. In una parola: Platinette. Perché Platinette ci assolve da tutti i nostri mali, da tutte le nostre malefatte: ‘Sono cattolico, ma sono giovane e vitale perché mi divertono le minchiate il sabato sera’. E’ vero o no? Ci fa sentire la coscienza a posto, Platinette. Questa è l’Italia del futuro: un paese de’ musichette mentre fuori c’è la morte. E’ questo che devi fare tu (..) E’ la locura, Renè. La cazzo de’ locura. Se l’acchiappi, hai vinto”.
Qualche cazzo di futuro”. “La tradizione (o merda) con una bella spruzzata de’ pazzia”. “Il peggior conservatorismo che però si tinge di simpatia”. “Sono cattolico, ma mi divertono le minchiate”. “Un paese de’ musichette mentre fuori c’è la morte”. La Locura: se l’acchiappi, hai vinto.
Berlusconi l’ha acchiappata. Come nessuno. Ne ha dato prova anche a Lampedusa. L’ha acchiappata e ha vinto. La maggioranza degli italiani votanti, questo vuole. E nessuno gli dà una locura in 3D come lui.
Da Micromega

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