mercoledì 11 maggio 2011


Dl sviluppo: piano arenili e Autorità dell'acqua
Il provvedimento approvato in Cdm contiene alcune novità anche per il settore ambientale. Legambiente denuncia la deregulation pericolosa per il nostro paese

Segnaliamo alcune delle novità contenute nella bozza del decreto sviluppo approvata nella seduta del 6 Maggio in Consiglio dei ministri.

Arriva l'Autorità dell'Acqua: arriva l'Agenzia nazionale per la regolazione e la vigilanza in materia di acqua, organismo indipendente a tutela dei cittadini utenti, con compiti di regolazione del mercato. "Un modo per depotenziare il referendum" dicono i promotori

"L’organismo, sarà autonomo, di nomina parlamentare con maggioranza qualificata dei 2/3, e raccoglierà ampliandola e perfezionandola l’eredità della Commissione “Conviri” che finora ha ben operato presso il Ministero dell’Ambiente - ha spiegato poi il Ministro Prestigiacomo - .

“In un sistema moderno di governance delle risorse idriche in cui la proprietà del bene-acqua resta inequivocabilmente pubblica e dove, già da anni, operano e opereranno sempre più i privati, anche con aziende quotate in borsa – rileva ancora Stefania Prestigiacomo, - era necessario completare la riforma creando un organismo di controllo forte.

Ci saranno più garanzie per cittadini e per l’ambiente, più poteri regolatori sulle tariffe e sanzionatori per perseguire ogni possibile abuso. Essenziale anche l’autonomia da altri organismi similari, perché la gestione dell’acqua non è solo una questione di mercato, ma deve coniugare, anche culturalmente, l’aspetto economico e l’aspetto ambientale, entrambi fondamentali e meritevoli di tutele specifiche».

Piano Casa: Si potrà ampliare casa del 20%.
Scia: Si introduce il silenzio-assenso per semplificare la 'Scia' con la sola eccezione degli immobili nei centri storici.
Bonus 36% e 55%: Inoltre per ottenere gli sgravi per lavori di ristrutturazione (36%) o per il bonus energia (55%) non sarà più necessario comunicare all'Agenzia delle Entrate l'avvio della procedura.

Piano Arenili: Arriva il "diritto di superficie" per gli arenili che durerà 90 anni e potrà riguardare anche "aree già occupate lungo le coste da edificazioni esistenti, aventi qualunque destinazione d'uso in atto alla data in vigore del presente atto, ancorché realizzate su spiaggia, arenile ovvero scogliera".
Il diritto si consolida con il pagamento annuale di un corrispettivo all'agenzia del Demanio "sulla base di valori di mercato" e anche l'accatastamento delle edificazioni.
Gli immobili costruiti dopo saranno abbattuti e il costo ricadrà su chi li ha costruiti. Rimane il diritto al raggiungimento della spiaggia.

Appalti: "Le società pubbliche partecipate da enti territoriali non possono prendere parte ai bandi di finanziamento dei propri azionisti, diretti o indiretti". In caso di violazione di queste disposizioni, le imprese beneficiarie sono tenute alla restituzione del finanziamento erogato".
Sale da 500.000 a 1 milione di euro la soglia per gli appalti di lavori pubblici senza bando di gara. Gli appalti potranno così essere affidati con procedure negoziate.
Snellimento delle procedure per gli appalti pubblici: introduzione delle percentuali fisse per le opere compensative, viene introdotto un tetto del 20% anche ai maggiori costi intervenuti e alle varianti in corso d'opera.

Parole dure di commento sono giunte da Legambiente. “Mai avremmo potuto immaginare di raggiungere un punto così in basso. Il Belpaese smembrato e devastato dal cemento, in mano alla criminalità e agli speculatori con l’avallo del Governo” - ha commentato Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente.

“La deregulation totale introdotta con il nuovo Piano casa – ha continuato Cogliati Dezza – con l’autocertificazione per tutte le nuove costruzioni e col passaggio dalla Dia alla Scia e i vari premi in cubatura,condannano il nostro Paese alla devastazione e all’affermazione delle leggi tribali dove il più forte, in questo caso il più ricco e spregiudicato, vince su tutti e fa quel che vuole del patrimonio comune.

"Principio confermato anche dall’articolo sul diritto di superficie delle spiagge -  incalza il presidente dell'associazione ambientalista - , che, in modo totalmente illogico e anacronistico, di fatto privatizza il patrimonio costiero cedendolo a pochi soggetti più ricchi a scapito dell’intera cittadinanza cui viene alienato il diritto di usufruire liberamente del territorio e delle parti più preziose del nostro paesaggio”.

"Il dl sviluppo approvato oggi, oltretutto, va in tutt’altra direzione rispetto all’Europa che da tempo, ci invita a indire regolari gare per le concessioni demaniali e, invece di ripensare ai motivi del fallimento del precedente Piano casa, introduce ulteriore deregulation. Tutto ciò, nel paese dell’abusivismo edilizio, dell’edilizia di bassa qualità e del lavoro nero".

“Ci appelliamo ai costruttori – ha concluso Cogliati Dezza – e all’Ance in primis, affinché si dissocino da questo ‘Dl sottosviluppo’ che non va nemmeno nell’interesse dei costruttori onesti ma solo degli abusivi e degli speculatori”.

Fonti: Ansa, Ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare e Legambiente

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