DL: «RISPETTATE PREROGATIVE PARLAMENTO E CAPO DELLO STATO»
Rimpasto, Napolitano: «Cambiata
la maggioranza, parlino le Camere»
Il capo dello Stato riceve i vertici Rai:«Dare informazione sul voto». La tv pubblica: «Subito gli spot»
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Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in un'immagine d'archivio (Ansa) MILANO - Con le nuove nomine dei sottosegretari la maggioranza si è allargata, è diversa «rispetto alle componenti della coalizione che si è presentata alle elezioni politiche» e «spetta ai Presidenti delle Camere e al Presidente del Consiglio valutare le modalità con le quali investire il Parlamento delle novità intervenute nella maggioranza che sostiene il Governo». È quanto chiede, in una nota, il presidente de1lla Repubblica Giorgio Napolitano. La nota dà conto del fatto che Napolitano ha ieri proceduto alla firma dei decreti di nomina di nove sottosegretari di Stato, la cui scelta rientra come è noto «nella esclusiva responsabilità del Presidente del Consiglio dei ministri». «Il Capo dello Stato ha in pari tempo rilevato che sono entrati a far parte del Governo esponenti di Gruppi parlamentari diversi rispetto alle componenti della coalizione che si è presentata alle elezioni politiche - ha concluso la nota -. Spetta ai Presidenti delle Camere e al Presidente del Consiglio valutare le modalità con le quali investire il Parlamento delle novità intervenute nella maggioranza che sostiene il Governo.
BERLUSCONI - Chi ha avuto modo di sentire il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi dice che il premier avrebbe manifestato il suo stupore per la posizione del Colle. Nel Pdl c'è qualcuno che interpreta il monito quirinalizio come un affondo che cade proprio alla vigilia di un voto, quello amministrativo, molto delicato per la tenuta della coalizione. Dalle parti di via dell'Umiltà si sottolinea che sempre è stata rispettata la volontà del Colle e quella del Parlamento con più di una verifica, per questo non si riesce a capire l'opportunitá di un intervento proprio adesso. «Numerosi voti di fiducia, a partire da quello della svolta del 14 dicembre, hanno chiarito il quadro politico, con ripetute verifiche nelle sedi parlamentari. Le nomine di governo sono giunte dopo queste diverse votazioni e nel pieno ed assoluto rispetto delle norme costituzionali e delle prerogative del Capo dello Stato» affermano in una nota congiunta i presidenti dei gruppi Pdl di Senato e Camera, Maurizio Gasparri e Fabrizio Cicchitto, e i vicepresidenti vicari, Gaetano Quagliariello e Massimo Corsaro.
BOSSI - «Il premier ha la competenza per nominare i sottosegretari, la legge dice che può farlo, perché si dovrebbe passare dal Parlamento. Le leggi si applicano?» afferma Umberto Bossi, venerdì sera a Novara, a proposito dell'invito del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano a investire le Camere sull'allargamento della squadra di governo. E i Responsabili? «Sono un gruppo che ha votato. Berlusconi ha fatto bene a premiarli» ha concluso Bossi.
CASO RAI - Il Presidente della Repubblica ha anche affrontato con il presidente e il direttore generale della Rai - Paolo Garimberti e Lorenza Lei - le questioni relative «alla piena e tempestiva attuazione del regolamento approvato dalla Commissione parlamentare di vigilanza sulla Rai e alla necessaria informazione sulle modalità di svolgimento della consultazione referendaria». Lo si legge in una nota del Quirinale. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano - si legge nella nota diffusa dalla Presidenza della Repubblica - ha venerdì ricevuto al Quirinale il presidente della Rai, Paolo Garimberti, e il nuovo direttore generale, Lorenza Lei, nominata all'unanimit… dal Consiglio di amministrazione. Il Capo dello Stato si è complimentato con la dottoressa Lei per l'ampia fiducia accordatagli e le ha formulato gli auguri di buon lavoro al servizio dell'emittente radiotelevisiva pubblica. Napolitano ha, nell'occasione, affrontato con il presidente e il direttore generale della Rai le questioni relative alla piena e tempestiva attuazione del regolamento approvato dalla Commissione parlamentare di vigilanza sulla Rai e alla necessaria informazione sulle modalità di svolgimento della consultazione referendaria. La Rai informa dopo il sollecito di Napolitano annuncia che già da venerdìa sera comincerà la messa in onda degli spot informativi sui temi referendari che terminerà lunedì 13 giugno. È quanto si legge in un comunicato di viale Mazzini.
DI PIETRO - «Dopo l'ennesimo tentativo di truccare le carte e di truffare gli italiani con il regolamento beffa varato l'altro giorno dalla Commissione di Vigilanza, che rinviava di ulteriori quindici giorni l'informazione della tv pubblica sugli imminenti referendum, era doveroso l'intervento del Capo dello Stato» afferma in una nota il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, commentando il monito di Napolitano. «E sarà - aggiunge - ancor più doveroso il suo intervento quando gli si presenterà la legge-truffa sul nucleare che il governo sta tentando di varare per impedire il referendum. Ci auguriamo che, anche in quell'occasione, il Capo dello Stato eserciti la sua funzione di garante della Costituzione e non permetta la promulgazione di una legge che espropria i cittadini del diritto di voto e consente poi di costruire una decina di centrali nucleari contro la volontà degli italiani».
Redazione online del corriere
06 maggio 2011
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