venerdì 6 maggio 2011


Cronaca di una partita persa , quasi perfetta.

Per chi , come me ama il bel calcio brasiliano, era  la partita dell’anno , della rivincita: un avvenimento da non perdere. Così ho prenotato , un mese prima, appena la Fifa ha comunicato la data dell’incontro, un posto sul primo volo e sono partito per la città di Porto Latronico di Santarcangelo in Brasile.. Mi sono recato allo storico stadio , realizzato - dice la targa  in oro affissa all’ingresso - a proprie spese, circa 20 anni fa, da un povero contadino, appassionato di calcio,che  l’ha sottratto alla coltivazione del grano e l’ha  donato alla propria città. Volevo ,mi ha detto : “ uno stadio  in Brasile, all’avanguardia,dotato di tutti gli standard di sicurezza, con veduta sul mare, capace di far sfigurare al confronto persino gli avanzati stadi londinesi”.Una volta realizzato, l’ho   consegnato gratuitamente alla mia amata città di Porto Latronico di Santarcangelo, la quale , mi deve “solo  il pagamento di circa un milione di euro per spese di piccola ordinaria manutenzione”. Almeno quelle, per diamine ,me le devono dare . “ sono pur sempre un contadino che campa del frutto del lavoro dei campi. Non vivo di altre rendite”.
Ho approfittato della sua cortesia per chiedergli , come mai lo stadio fosse vuoto, come mai non ci fosse ancora nessuno a vedere la partita. Ma il nostro umile contadino ,non ha saputo darmi una risposta. Così ho chiesto al sig. “ Google” , attraverso il suo servizio satellitare di aiutarmi..Ho cercato di capire, dove  si potesse giocare, in un altro campo. Google  mi ha portato nella zona 167 , dove nelle sue mappe risulta un campo di calcetto. Ho seguito le indicazioni  ma non l’ho trovato. Poi ho digitato “campo polivalente” e google mi ha riportato nel luogo dove doveva ero già stato : sul campo di calcetto. Non contento, ho provato a fare una ricerca, ed ho scoperto che, come avveniva molti secoli fa , quando una civiltà prevaleva su un’altra, e sulle rovine dell’una costruiva l’altra, così ai nostri tempi, sul campo di calcetto,si è costruito quello polivalente, su quest’ultimo la palestra,poi donata alla Provincia , che a sua volta l’ha data ad una scuola superiore. E tu , caro Google, che non ti aggiorni, e ci fai apparire tutte queste strutture, quando in realtà, i cittadini di  Porto Latronico di Santarcangelo, non ne dispongono  di nessuna e non sanno neanche che esistono..
Non contento della delusione, ho voluto dare a Google un’altra occasione. Non l’avessi mai fatto. Mi ha fatto fare il giro di tutto il territorio,sbattendomi  da un quartiere all’altro : da uno chiamato  “ boschetto” dove a Google risulta l’ennesimo campo di calcetto ( che forse c’è stato ma che ora non c’è più),  al campo di calcio del Paese antico, sulle cui rovine   la civiltà dei consumi e dei  rifiuti ha realizzato  maestose opere d’arte di maestri sconosciuti che in questo nuovo filone artistico-culturale sono riusciti a raggiungere il massimo della creatività e dell’espressione del colore che la miseria e la disperazione  umana possa esprimere. Mi ha riportato, poi,verso il mare, in campi e campetti, anfiteatri “pubblici” o ad “uso pubblico” che risultano “tali”, ma solo su Google. A questo punto, sconfitto, bagnato fradicio per la pioggia mi sono fermato a bere un caffè in un bar del corso, quando ho visto bandiere, udito  cori ,  slogan di ultrà. Mi sono avvicinato e ho scoperto lo stadio della vecchia delegazione comunale. Uno stadio abbandonato alcuni decenni fa per ragioni di sicurezza , dichiarato inagibile, ma che evidentemente oggi non è più tale. Dentro solo una trentina di persone : tante ne può contenere quando è pieno. Ho mostrato il biglietto, sono entrato, e mi sono preparato mentalmente a godermi  il tanto atteso e  meritato momento dell’inizio dello spettacolo.
Tra i convocati, spicca subito tra tutti, la presenza della giovane promessa calcistica del PD. Il nuovo Pato, già da tutti , simpaticamente battezzato “il papero” che è entrato in campo accolto dal coro “ questo è il gioco del qua , qua, e di un papero che sa,  opposizione far”. Mamma papera lo sa ,che Pasquale il sindaco non può fa….”Inutile dire che le squadre europee, italiane in testa, fanno a gara per averlo. Il Milan, in particolare, che con  “Barbara”ha un debole per tutti i paperi( soprattutto fuori dal campo).
Per il resto non ci sono altre novità nell’una e nell’altra squadra rispetto alla partita sospesa.
Da segnalare che a centrocampo, prima del fischio di inizio,mister Buccello ha voluto esprimere la  solidarietà della squadra ai lavoratori precari dell’Enea,consegnando un loro documento ai senatori Antezza e Chiurazzi , raccomandandoli di trovare subito una soluzione per i lavoratori.  il pubblico , pur solidarizzando con i lavoratori, a questo punto si è scaldato ed ha cominciato ad urlare in coro :
A)“ dategli, dategli (per iniziare) la vostra  doppia indennità . NON FATE I FURBI. NON FATEEEE i FUUURBIII!.
B) Ricordatevi che i precari sono precari dappertutto, non sono solo all’Enea.
C) Che  i  precari storici dell’Enea ,si chiamano barre e rifiuti radioattivi, mai smaltiti , mai messi in sicurezza.
D) Fuori il nucleare dall’Enea. Fuori l’Enea dal nucleare.
Con il pubblico già caldo, la partita ha subito inizio ed è così come l’avevo immaginata  : si vede che, da parte di tutti i giocatori del PD ,rappresenta la partita del riscatto, quella dalla quale  tirare fuori orgoglio,grinta, motivazione, carattere;la partita , insomma, nella quale  dimostrare l’efficacia,la semplicità , la concretezza, la validità del  nuovo modulo di gioco. La squadra fa pressing, i giocatori dialogano tra di loro,si scambiano la palla, corrono, si muovono con scioltezza, mostrano di aver recepito, fatto proprio il nuovo modulo di gioco di mister Bucello. la squadra del Porto Latronico di Santarcangelo appare in difficoltà . Ci si aspetta il goal da un momento all’altro. Ma ecco la doccia fredda che non ti aspetti e  che gela lo stadio della delegazione comunale.
Suriano (leggi : assessore alle politiche sociali), lasciato inspiegabilmente libero , calcia da una distanza  notevole, con una potenza e precisione pari al miglior Maradona, alla velocità ( in politica le velocità si misura in euro anziché in metri)di 105.000 euro, un pallone che va a bucare letteralmente la rete della porta e con una strana traiettoria si dirige nella zona di via Gramsci , dove lascia i suoi segni sui vetri (mandandoli in frantumi) di ben due appartamenti, occupati da tifosi della squadra  del “matador..”
Come in quei cartoni animati giapponesi, dove le azioni si fermano, il pubblico rimane a bocca aperta, agli occhi del pubblico collegato in mondovisione con la città brasiliana,agli occhi dei presenti allo stadio, quella scia sulla  via Gramsci,tracciata da un pallone, appare un segno divino, come  la stella cometa per i re magi: entrambe indicano una grotta l La prima : la grotta per un “bambino” rifiutato dai potenti, dai ricchi , dai proprietari delle strutture di accoglienza  dell’epoca; la seconda: la grotta di chi, erede morale di  quel bambino rifiutato, oggi vive la sua stessa esclusione, emarginazione, da parte degli stessi eredi culturali ed economici, di chi rifiutò duemila anni fa , un “ alloggio” a quel bambino.
La squadra accusa il colpo. Ancora una volta viene colpita nel suo punto debole : alla sua sinistra.
 Non riesce più a ragionare. Si rivede il fantasma della squadra di sempre:  quella solita, quella già vista, dove confusione , paura, mancanza di idee, di gioco, di personalità ,finiscono  per avere  la meglio sui buoni propositi iniziali.
La squadra del Porto Latronico di Santarcangelo, approfitta dello sbandamento, addormenta la partita,e  con un efficace gioco di “prima”,  fa  girare, prima la palla , e poi, la testa agli avversari.
 A questo punto ci si aspetta una reazione. Invece niente! L’assessore ,sempre più  libero di muoversi, senza nessuna marcatura, neanche a zona, si  ripete, dopo pochi minuti, con un altro bel goal, bucando nuovamente la rete, mandando addirittura, a finire, questa volta, la palla nella piazza di Policoro( per gli amanti delle statistiche , la velocità del pallone è stata di circa 45000 euro).
Ancora nessuna reazione. Squadra letteralmente in tilt: giocatori che balbettano frasi e numeri sui “racchettapalle”che raccolgono i palloni ,senza fare la “differenziata”….e solite lamentele nei confronti dell’arbitro, a cui si chiede di cambiare le regole del gioco ( leggi  riduzione degli assessori) a partita iniziata e sempre quando si è in difficoltà, quando non si dispone più di lucidità,di  freschezza atletica,di  giocatori che nei momenti critici sappiano capire , interpretare la partita, trasformare le proprie debolezze in punti di forza e i punti di forza degli avversari in debolezze.
Cosa si può ancora dire, senza infierire? Una sola cosa:  Che sarebbe stata tutta un’altra partita, se in campo fossero scesi assieme ai giocatori del PD, anche quelli di Laddomata, di SEL, dell’Italia dei valori, dell’UDC. Si poteva anche perdere,come il PD ha scelto di perdere ed ha perso. Ma sarebbe stata tutta un’altra partita. Sarebbe stata una partita vera.

1 commento:

  1. Cristiano le partite a Porto di Latronico di Santarcangelo sono finite ci sono solo tiri ad alta velocità!!!!!

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