ASSOCIAZIONI AMBIENTALISTE E VIP IN CORTEO
Manifestazione anti trivelle alle Tremiti
Lucio Dalla «pasionario»: è un obbrobrio
Il corale no alle ricerche del petrolio nel mar Adriatico
FOGGIA - Anche Lucio Dalla ha partecipato alla manifestazione di sabato che ha radunato al porto di Termoli oltre tremila persone contro le trivellazioni al largo della costa molisana, in territorio delle Isole Tremiti. Il cantautore che, nella tarda mattinata, ha raggiunto le isole, ha dato manforte agli ambientalisti e non solo che protestano nel capoluogo del basso Molise. «Dobbiamo mobilitarci perché questo obbrobrio, questo attacco al progresso della finta economia minaccia il nostro mare», ha detto il musicista bolognese che da 50 anni frequenta le isole Diomedee.
TESTA DEL CORTEO - L'artista che ha con l'arcipelago un rapporto speciale (lì ha composto Come è profondo il mare e altri grandi successo) si è posto senza esitazione alla testa del corteo che ha attraversato la città molisana: «Il Ministro Prestigiacomo ritiri il provvedimento di autorizzazione delle trivellazioni nel mare Adriatico», è l'appello lanciato a gran voce dai manifestanti per protestare contro le introspezioni della società Petrolceltic Italia. In tremila, si stima: politici, amministratori di Puglia, Molise ed Abruzzo, 17 gonfaloni presenti di comuni tra il Gargano e Montesantangelo passando per Termoli e l'hinterland costiero molisano, rappresentanti di 280 associazioni, imprenditori turistici, balneatori, marittimi, studenti e semplici cittadini di tre regioni, tutti riuniti a Termoli per manifestare la ferma contrarietà al progetto della multinazionale.
Protesta a Termoli contro le trivellazioni
SULLA SPIAGGIA - Una volta sulla spiaggia, i manifestanti si sono infilati in una sacco di cellophan nero allungandosi sulla battigia simulando così lo spiaggiamento dei capodogli avvenuto a Foce Varano ma anche la protesta simbolica contro il rischio di inquinamento petrolifero. Dal piazzale del porto il messaggio lanciato è stato chiaro: «No alla morte del mare Adriatico, si allo sviluppo sostenibile, si alle energie alternative, no al petrolio» hanno ribadito i sindaci di Foggia, di Termoli, di Peschici (Foggia), di Rodi Garganico, di Montesantangelo, che insieme alla Regione Puglia stanno preparando un ricorso al Tar. Quella del Governo è: «una scelta antistorica, antieconomica che uccide le prospettive di un futuro» hanno concluso i primi cittadini. Per l'Europarlamentare Tatarella: «Siamo a Termoli per salvare le Tremiti, l'Adriatico ed il Gargano. Per questo è necessario impugnare il Decreto della Prestigiacomo». Dello stesso avviso il senatore molisano Giuseppe Astore che chiede al Governo: «una verifica seria di tutti i pozzi dell'Adriatico e la costituzione di un organismo parlamentare parallelo all'Euroregione Adriatica chiamato a studiare un progetto di bonifica dell'Adriatico. Il mare è una cloaca, è inquinato, bisogna intervenire e bonificarlo per migliorarlo». I tremitesi annunciano di non fermarsi con la manifestazione di oggi a Termoli. «Quando arriveranno le barche per le trivellazioni, noi saremo lì con le nostre barche a manifestare - hanno detto gli isolani - Noi combatteremo fino alla fine per il nostro futuro. Il mare è la nostra vita, è la nostra fonte di sostentamento e lo difenderemo fino in fondo».
Redazione online Corriere
07 maggio 2011
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