sabato 18 agosto 2012

Dopo tre anni di amministrazione non sono riuscito ad avere la fiducia del sindaco"




 L'assessore si è dimesso "senza inchino" con una lettera garbata ma pungente. "Dopo tre anni di amministrazione non sono riuscito ad avere la fiducia del sindaco"  

 - Si è dimesso. Lo ha fatto con stile e alla sua maniera. Lo ha fatto da signore. Cosimo Pancaro è uscito dalla giunta comunale di centrodestra che amministra il Comune di Nova Siri, in cui ricopriva l'incarico di assessore alla Cultura, Spettacolo e Attività produttive, protocollando le dimissioni giovedì mattina dopo averle anticipate via fax. Di fatto ha sbattuto la porta ed anche con molto rumore. Un rumore destinato ad amplificarsi una volta smaltita la sbornia ferragostana che una località balneare qual è Nova Siri, giustamente, deve concedersi. Il sindaco, Pino Santarcangelo, per la prima volta durante il suo secondo mandato iniziato nel 2009, si trova dinanzi ad un fatto politico nuovo: un suo assessore "gli ha tolto la fiducia", quando invece lo stesso primo cittadino, in altre situazioni, era stato lui a revocare le deleghe di giunta a Michele Laddomata e Giuseppe D'Armento con la motivazione che "si era interrotto il rapporto di fiducia". Politicamente il gesto di Pancaro è molto grave. Pancaro chiedeva un'inversione di rotta che a suo dire non solo non c'è stata, ma non potrà mai esserci. Così dopo aver portato a termine il compito di allestire con buon successo il cartellone estivo, ha rimesso le deleghe, passando di fatto all'opposizione, lui che non si era mai iscritto al Pdl. Questa la lettera. «Gentile sindaco, è con grande rammarico che Le comunico la restituzione delle deleghe da Lei assegnatemi e le conseguenti dimissioni dalla carica assessorile. Un atto meditato ormai da tempo e che oggi mi accingo a fare con tristezza visto l’entusiasmo,la voglia,il desiderio e le energie con cui avevo iniziato questa esperienza. Purtroppo mi rendo conto che, a distanza di tre anni di vita amministrativa al suo fianco, non sono riuscito ad instaurare con Lei un rapporto di fiducia. Rapporto fiduciario di vitale importanza quando due o più persone decidono di intraprendere un percorso insieme, condizione inevitabile che non ho mai ottenuto da Lei e da una parte del gruppo che rappresenta e che ancor oggi non mi avete regalato. Si, regalato, poiché la fiducia, nel suo caso la carica e le deleghe conferitemi, si regala, non si assegnano cariche e deleghe solo ed esclusivamente perché dettate da condizioni costrittive. Non mi dilungo e Le pongo una sola domanda: “dopo essere stati preferiti dal popolo, al primo incontro di maggioranza, lei conferì le varie cariche sulla scorta della quantita’ delle preferenze singolarmente ottenute e quindi della “classifica” di arrivo; dopo aver incaricato i primi sei (assessori), quando toccò al settimo “classificato” (la carica di presidente del consiglio comunale), cioè il sottoscritto, disse: "come presidente Pancaro" (ero il settimo naturalmente in graduatoria) e poi aggiunse rivolgendosi a me: "pensavi non te lo dessi?" La domanda è: perché avrei dovuto pensare di non avere quella carica se il criterio era la classifica di arrivo? La mia risposta alla domanda è nelle quattro righe di sopra, ma la domanda è al sindaco, non all’ex assessore Pancaro. A lei i miei più cordiali saluti, ai colleghi (che ci leggono per conoscenza) saluto tutti senza inchino e vado via cantando». Lo stesso ex assessore su facebook nella giornata di ieri ha voluto motivare ancor più la sua decisione: «Non ho interessi privati e/o singolari. È una provocazione ad uno stagno ormai duraturo ed eccessivo. Spero tanto che diventi un incentivo alla rottamazione».
sabato 18 agosto 2012     di Pierantonio Lutrelli

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