Un voto per cambiare l’Italia,
Voterò sì perché i beni comuni sono l’antitesi dell’interesse particolare e del confitto di interessi,
perché contro i referendum sono stati scagliati centinaia di illegittimi impedimenti,
perché il Tg1 e d il Tg2 hanno sbagliato persino le date,
perché mandano via dalla Rai chi le notizie le ha date e si tengono chi le ha oscurate,
perché Berlusconi ha chiesto e ottenuto la chiusura di Annozero,
perché vogliono incappucciare tutto quello che non piace al capo,
perché se il quorum non ci sarà questi regaleranno gli acquedotti agli amici degli amici,
perché se non ce la faremo diranno che anche il popolo ha dato il via libera alle leggi porcata e alle porcate del piccolo Cesare,
perché un minuto dopo una loro vittoria ai referendum darebbero la stura alle loro pulsioni colpendo a testa bassa, come hanno già annunciato, i contratti nazionali, la scuola pubblica, la ricerca, tutti i mondi che loro considerano ostili, oppure anomali.
Scateneranno la caccia all’anomalia, per usare l’espressione utilizzata dal consigliere della Rai Verro a proposito di Rai tre. Tutto quello che non sarà considerato utile per l’interesse del capobanda sarà considerato anomalo, e dunque da espellere ed eliminare.
Per questo le anomalie di ogni tipo e di ogni colore faranno bene ad unirsi, a conquistare gli ultimi voti, a trascinare amici e parenti ai seggi, perché questo sarà non solo un confronto sul merito dei quesiti, ma anche uno scontro tra chi crede nella società aperta, inclusiva, attenta ad ogni diversità e chi, invece, ha ormai scelto di tutelare le oligarchie, i piccoli gruppi trasversali, le logge, le mafie, interessate solo alla conservazione dell’esistente e alla tutela di sé.
Ciascuno ci metta il suo perché, le sue ragioni, persino i suoi sentimenti ed i risentimenti, ma non ceda alle sirene dell’astensionismo, del rifiuto, del “tanto nulla cambierà”, mai come in questa occasione ogni singolo voto potrà determinare le differenza e il raggiungimento del quorum.
Il voto, ogni voto, sarà pesantissimo, perché potrà determinare la fine di una stagione segnata dal disonore, dalla illegalità, dall’oltraggio nei confronti della Costituzione.
Berlusconi ha invitato tutti ad andare al mare, ad astenersi, imitando il Craxi “politicamente morente”, sarà il caso di contribuire, anche con il nostro voto, a determinare anche per lui un analogo finale di partita.
Giuseppe Giulietti, da micromega
(10 giugno 2011)
Voterò sì perché i beni comuni sono l’antitesi dell’interesse particolare e del confitto di interessi,
perché contro i referendum sono stati scagliati centinaia di illegittimi impedimenti,
perché il Tg1 e d il Tg2 hanno sbagliato persino le date,
perché mandano via dalla Rai chi le notizie le ha date e si tengono chi le ha oscurate,
perché Berlusconi ha chiesto e ottenuto la chiusura di Annozero,
perché vogliono incappucciare tutto quello che non piace al capo,
perché se il quorum non ci sarà questi regaleranno gli acquedotti agli amici degli amici,
perché se non ce la faremo diranno che anche il popolo ha dato il via libera alle leggi porcata e alle porcate del piccolo Cesare,
perché un minuto dopo una loro vittoria ai referendum darebbero la stura alle loro pulsioni colpendo a testa bassa, come hanno già annunciato, i contratti nazionali, la scuola pubblica, la ricerca, tutti i mondi che loro considerano ostili, oppure anomali.
Scateneranno la caccia all’anomalia, per usare l’espressione utilizzata dal consigliere della Rai Verro a proposito di Rai tre. Tutto quello che non sarà considerato utile per l’interesse del capobanda sarà considerato anomalo, e dunque da espellere ed eliminare.
Per questo le anomalie di ogni tipo e di ogni colore faranno bene ad unirsi, a conquistare gli ultimi voti, a trascinare amici e parenti ai seggi, perché questo sarà non solo un confronto sul merito dei quesiti, ma anche uno scontro tra chi crede nella società aperta, inclusiva, attenta ad ogni diversità e chi, invece, ha ormai scelto di tutelare le oligarchie, i piccoli gruppi trasversali, le logge, le mafie, interessate solo alla conservazione dell’esistente e alla tutela di sé.
Ciascuno ci metta il suo perché, le sue ragioni, persino i suoi sentimenti ed i risentimenti, ma non ceda alle sirene dell’astensionismo, del rifiuto, del “tanto nulla cambierà”, mai come in questa occasione ogni singolo voto potrà determinare le differenza e il raggiungimento del quorum.
Il voto, ogni voto, sarà pesantissimo, perché potrà determinare la fine di una stagione segnata dal disonore, dalla illegalità, dall’oltraggio nei confronti della Costituzione.
Berlusconi ha invitato tutti ad andare al mare, ad astenersi, imitando il Craxi “politicamente morente”, sarà il caso di contribuire, anche con il nostro voto, a determinare anche per lui un analogo finale di partita.
Giuseppe Giulietti, da micromega
(10 giugno 2011)
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