NOVA SIRI – C’è fermento, mutamento e scenari sempre più aperti ed incerti all’interno della maggioranza (civica) di centrodestra che amministra dal 2009, per il secondo mandato consecutivo, il Comune di Nova Siri con alla guida il sindaco Giuseppe Santarcangelo, neurologo di professione. Il consiglio comunale che si è tenuto nel tardo pomeriggio di venerdì scorso non ha fatto altro che evidenziare quanto dal punto di vista politico e organigrammatico andava profilandosi già nei giorni scorsi. Un solo colpo di scena imprevisto: l’elezione dell’ex vice sindaco (defenestrato due volte dal sindaco il cui secondo ricorso sarà discusso al Tar il prossimo 23 giugno) Michele Laddomata, alla carica di vice presidente del consiglio comunale, lasciata vacante dopo l’ingresso nella giunta comunale di Francesco Tarsia. Carica che è incompatibile con quella di assessore. Tornando a Laddomata, questi ha anche querelato il sindaco ritenendosi diffamato dallo stesso per le motivazioni espresse nel corredo motivazionale utilizzato nel secondo decreto sindacale di defenestrazione. Così Laddomata è passato dall’essere il vice di Santarcangelo, all’essere il vice di Antonio Melidoro, presidente del Consiglio. L’opposizione non aveva accettato l’investitura così come nemmeno il consigliere semplice di maggioranza Dino Padula, così vista l’assenza annunciata dal Quotidiano degli scontenti, Toscani e D’Armento, non restava altro che sperare che il buon Laddomata accettasse. Non è comunque escluso che possa dimettersi a breve. Intanto ad oggi non è dato sapersi con certezza se questi fa parte nuovamente della maggioranza, ma l’elezione viene data per “sospetta”. Non resta che attendere il Tar. Intanto l’assessore al Bilancio Pino Settembrino, ha rimesso la delega al personale nelle mani del sindaco. Cosa avvenuta prima di Toscani, dimissionario da consigliere alla Manutenzione. Così abbiamo assessori che in buon ordine rinunciano ad alcune deleghe (Settembrino), consiglieri che rinunciano sbattendo la porta (Toscani) e consiglieri in “vertenza” che continuano a tenersi le deleghe, come D’Armento. Quest’ultimo, interpellato dal Quotidiano ha lanciato come sempre alcune proposte. “Mi auguro – ha detto - che ci sia una pronta convocazione di una conferenza tecnico-programmatica di maggioranza, in cui venga stilato un piano di intervento non solo sul territorio, ma anche sulle regole della partecipazione democratica che debbono vigere nel contesto della maggioranza e che si adottino delle azioni forti e risolutive d’intervento sullo scollamento tra l’impianto della politica e quello degli uffici comunali. Auspico pertanto che si possa arrivare al più presto alla stesura di un documento programmatico di rilancio dell’azione politica e amministrativa alla presenza di colui che all’epoca (nel 2009, ndr) fu il garante politico e assistì con la sua autorevolezza alla nascita di questo progetto amministrativo, il senatore del Pdl, Cosimo Latronico, che dall’alto della sua esperienza, competenza e capacità di equilibrio, possa dare utili consigli nel reindirizzare la barca amministrativa su una scia virtuosa. O si prendono delle decisioni drastiche di rilancio – ha concluso D’Armento - oppure si va alla deriva”.
Art. di Lutrelli
(Da Il Quotidiano della Basilicata)
Art. di Lutrelli
(Da Il Quotidiano della Basilicata)
Nessun commento:
Posta un commento