martedì 21 giugno 2011

Il sindaco gli ha revocato le deleghe a Cultura, Agricoltura e Centro storico. Dissapori già noti da tempo sono sfociati nel provvedimento del primo cittadino.


di PIERANTONIO LUTRELLI

NOVA SIRI – Doppia retrocessione nel giro di soli quattro mesi per il consigliere del Comune di Nova Siri, Giuseppe D’Armento che è passato dal vestire i panni di assessore, dal giugno 2009 al 10 febbraio 2011, data in cui è stato “dimissionato” per vestire l’abito del consigliere delegato (un mezzo assessorato nella sostanza), fino a ieri mattina, quando il messo comunale gli ha bussato alla porta per notificargli il provvedimento del sindaco Giuseppe Santarcangelo (un decreto sindacale), con il quale gli sono state revocate le deleghe alla Cultura (e Spettacolo), Agricoltura e Centro Storico. Per il momento il primo cittadino non ha riassegnato gli assessorati anche se pare che la delega alla Cultura ed allo Spettacolo sarà gestita da un tandem di assessori: Giuseppe Mitidieri e Cosimo Pancaro, seppur senza formalizzazione, che ricordiamolo per la legge non è necessaria, in quanto un assessore è per definizione “collaboratore del sindaco”. La cosa si rende necessaria e urgente, visto che il cartellone estivo deve essere varato entro i primi di luglio. Tornando a D’Armento, la notizia circolava già da una settimana, anche se, solo sotto forma di indiscrezione, esattamente da martedì scorso quando la maggioranza eletta, al completo (tranne l’ex vice sindaco Michele Laddomata), si è riunita per affrontare una serie di questioni interne. Una sorta di “lavaggio di panni sporchi in casa”. Dall’esito del confronto, in cui in più di un intervento i componenti della maggioranza hanno fatto notare a D’Armento che le sue uscite sulla stampa erano da ritenersi “nocive” per la tenuta e per la coesione politica, nonché per l’immagine della maggioranza, è emersa la decisione da parte del sindaco coadiuvato dagli altri esponenti del gruppo, assessori in primis, di revocare formalmente il “rapporto di fiducia” che lega un sindaco ad un suo delegato, non importa se solo consigliere o assessore. Ma da quello che risulta al Quotidiano, il sindaco la fiducia nei confronti di D’Armento l’aveva persa da un pezzo, e solo questioni legate ai soliti equilibri, che in politica sono tanto invocati, ha fatto sì che la decisione di non avvalersi della sua collaborazione amministrativa giungesse solo ieri. Il diretto interessato ieri mattina, interpellato telefonicamente, aveva di non esserne ancora a conoscenza. Il provvedimento, il primo cittadino lo aveva protocollato venerdì nella tarda mattinata prima della chiusura degli uffici comunali per il week end, per cui l’iter della notifica è partito soltanto ieri. Di certo la seconda retrocessione di D’Armento non è stata un atto facile, visto quello che il suo cognome e la sua famiglia rappresentano un qualcosa nella storia politica di Nova Siri, suo padre Carmine, “il professore” fu vice sindaco della Democrazia Cristiana, negli anni ’80, con sindaco l’attuale senatore del Pdl Cosimo Latronico, riferimento politico principale di questa maggioranza. Intanto per un delegato che va, c’è un delegato che viene. Pare infatti che il consigliere Antonio Toscani sia in procinto di riottenere la delega alla Manutenzione che aveva rimesso “per protesta” nelle mani del sindaco tre settimane fa. Ora resta da capire, cosa farà D’Armento? Passerà all’opposizione? Ma una cosa è certa non se ne resterà in silenzio.



(Da Il Quotidiano della Basilicata)

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