Nel mirino c'è Porto Greco
Torna l’incubo del racket sullo Ionio. Bruciata l’auto del direttore del villaggio, danni alla reception. Trovata una tanica di benzina. E' il secondo attentato in tre settimane: indaga la polizia di Scanzano. Il sindaco Iacobellis: «Abbiamo chiesto da tempo sicurezza. Non possiamo aspettarerisultati all’infinito»
10/03/2012 SCANZANO - Sono bastati due minuti per appiccare il rogo all’Audi A6 di proprietà del direttore del villaggio turistico Porto Greco, Claudio Giaffreda, e solo il materiale ignifugo della struttura ha evitato che le fiamme si diffondessero per tutto l’albergo a partire dalla reception dato che l’auto era parcheggiata lì affianco. Per gli inquirenti non ci sono dubbi, l’incendio è di matrice dolosa: gli agenti del commissariato di polizia di Scanzano, guidati dal vicequestore aggiunto Roberto Cirelli hanno ritrovato, proprio vicino al bancone della reception, una tanica che conteneva benzina.
I poliziotti sono stati avvisati alle 4,15 di ieri dai vigili del fuoco che, a loro volta, erano stati allertati dal custode che prestava servizio la notte scorsa.
Al terzo giro di perlustrazione del perimetro interno dei due villaggi (Porto Greco e Torre del faro), il sorvegliante si è accorto dell’incendio che stava interessando l’auto.
Giunto sul posto, si è reso conto che l’Audi A6 era completamente in fiamme e non ha neanche preso l’estintore, sarebbe stato inutile.
Per la perlustrazione delle due strutture sono necessari dai quindici ai venti muniti, quanti hanno agito, secondo gli inquirenti, hanno avuto il tempo di farlo in maniera indisturbata.
L’autore o gli autori del rogo si sono anche introdotti all’interno dell’albergo con semplicità: sembra che la porta sia lasciata socchiusa perché non è ancora attiva né l’energia elettrica né è stata allacciata l’acqua.
Non si può neanche parlare di auto sospette: i villaggi sono alla fine di via Lido e, nei paraggi c’è una zona frequentata da coppiette.
Le fiamme sono state spente dopo circa tre ore dai Vigili del Fuoco. La struttura turistica è ancora chiusa: la sua riapertura è prevista nei prossimi mesi, in vista della stagione estiva.
Il direttore ha dichiarato agli agenti di non aver subito minacce. Sull’episodio, la polizia sta indagando a trecentosessanta gradi e il 14 marzo, proprio a Scanzano, per fare il punto della situazione si riunirà il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica.
«Sto chiedendo da anni una maggiore sicurezza percepita e un più forte controllo del territorio. – ha affermato il sindaco di Scanzano Salvatore Iacobellis - Questo è il periodo in cui le strutture turistiche iniziano ad aprire. Sono indispensabili presenza, vigilanza e controllo visivo delle forze dell’ordine. Bisogna far vedere agli imprenditori che ci sono, infondere sicurezza, attenzionare e controllare le strutture con molta più frequenza. Se si tratta di malavita locale – ha concluso il primo cittadino di Scanzano – è gente nota alla polizia. Se poi sono altri, altro sta a loro scoprirlo. Siamo fiduciosi, aspettiamo i risultati anche se non possiamo aspettarli all’infinito. Nell’ultimo anno è stato fatto un buon lavoro».
di Rossella Montemurro, dal quotidiano della basilicata
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