giovedì 31 marzo 2011

la russa romano dio li fa poi li accoppia 
La Russa " Espulso da tutte le scuole del Regno"
1. Considerate se questo è uno studente modello: quello che alza la voce in malo modo, urla, strepita e schiamazza in Aula;
2. Quello che, rimproverato per il contegno non adatto, si scusa con un “non sono solo io!”, ma in realtà i toni, il linguaggio, la prepotenza, l’arroganza con cui si è distinto lo rendono, più che raro, unico.
3. Quello che manda a quel paese un’insegnante (!!!!!) dopo averle urlato “non mi rompere!!”
4. Considerate se è possibile mai che questo stesso allievo, dopo aver fatto questo e quell’altro, durante la ricreazione, come se niente fosse accaduto, scherzi, mangi, rida in assoluta tranquillità;
5. Considerate cosa penserebbero gli altri compagni se il ragazzo non fosse subito bloccato nelle azioni e nelle parole, se non venisse ripreso in modo severo dall’insegnante, se questi fatti non venissero all’istante riferiti ai genitori, al Preside e al Consiglio di classe per avere adeguata punizione;
6. Considerate se il giorno dopo proprio quel ragazzo potesse tranquillamente e impunemente andare in giro per i corridoi della scuola, seguire le lezioni, fare finta di nulla, minimizzare, quando invece i regolamenti scolastici di tutta Italia, in casi simili, prevedono la sospensione dalle lezioni, l’allontanamento, un’adeguata punizione e pubbliche scuse.


Considerate che l’aula è l’Aula dei Deputati della Repubblica Italiana.
Considerate che il ragazzo in questione è un ministro della stessa Repubblica Italiana
alla quale ha giurato di servire con onore e civiltà.

Considerate che non si tratta della scuola di un quartiere difficile, non si tratta di un contesto degradato per fatalità, povertà, ignoranza. Si tratta di un contesto ormai degradato per follia di prepotenza e questa cosa non la possiamo tollerare. Considerate che sono rimasta egualmente esterrefatta, se non di più, di fronte al “mò glie meno” di D’Alema versus Bindi.

Considerate che già stamani Federico in classe mi ha apostrofato con un bel “perché loro sì e io no, professoressa?Considerate che c’è voluto il mio sguardo più duro e fermo per fargli capire che forse “quel” ministro può e sbaglia, ma lui, un alunno della scuola pubblica statale italiana no, non può: verrebbe espulso da tutte le scuole. Considerate che forse Berlusconi aveva ragione quando diceva che nella scuola inculchiamo valori diversi: sicuramente diversi da quelli condotti dai suoi ministri. Alcuni dei quali indagati, altri condannati un giorno sì e un giorno no dal TAR, accusati di discriminazione di disabile, com’è il caso della Gelmini e peggio ancora…

Considerate comunque che se il ministro la passa liscia il mio sguardo, per quanto duro, a ben poco comincerà a servire, di questo passo.

Mila Spicola

la ricreazione non aspetta su facebook:
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31 marzo 2011

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