di PIERANTONIO LUTRELLI
È apprezzabile la schiettezza e la sincerità con le quali il sindaco di Nova Siri, Pino Santarcangelo ha manifestato al sottoscritto le difficoltà dell'ente (che egli ha l'onore di guidare dall'ormai lontano 2004), di garantire anche solo i servizi essenziali. "Qui c'é poco da scialacquare" ci ha rivelato. I problemi di cassa sono dunque evidenti. A questo punto vorrei lanciare al primo cittadino, senza essere tacciato di derive populiste, una provocazione: Potreste, vista la situazione, compiere il gesto lodevole, a parer mio, di rinunciare all'indennità di carica, o quantomeno diminuirla? Possibile che in una maggioranza composta da nove unità, siate in otto a percepirla? Sindaco, presidente del Consiglio e ben sei assessori. A proposito non le sembrano troppi? Potreste ridurre il numero a quattro, anticipando la riforma già in vigore in altri Comuni? Non mi si venga a dire che non sono le indennità a creare i problemi. Intanto ai cittadini va dato l'esempio. Se non c'è cassa non ce n'è per nessuno. Sbaglio o l'assessore Pavese ha detto che non sarete neanche in grado di rimpiazzare i dipendenti che vanno in pensione a fine anno? Lasciare l'indennitá sarebbe un gesto nobile che la comunità saprebbe apprezzare e con quei soldi sicuramente si potrebbe garantire qualche servizio in più. Pensateci.
(Da Il Quotidiano della Basilicata)
NOVA SIRI - Il parere sfavorevole alla proposta di assestamento e di equilibrio del bilancio di previsione 2012 a "causa della mancata costituzione del fondo svalutazione crediti", formulato dai revisori dei conti del Comune di Nova Siri, ha infiammato la seduta del Consiglio comunale di giovedì scorso. "Noi - detto il sindaco di Nova Siri interpellato dal Quotidiano - abbiamo approvato gli equilibri e l'assestamento di bilancio con un parere sfavorevole dei revisori dei conti. Ai sensi dell'articolo 239 del Testo unico degli enti locali, é possibile che il consiglio comunale approvi adducendo le sue motivazioni ed indicando le possibili soluzioni. Nel caso nostro, si sono confrontati i pareri dei revisori e degli uffici finanziari del Comune e noi abbiamo condiviso quelli di quest'ultimo. Se ciò andrà bene, ok, altrimenti qualcuno ci dovrà indicare le soluzioni. A Nova Siri - ha aggiunto Santarcangelo- c'é come in tutti i comuni una difficoltà di riscuotere quello che era nelle previsioni di bilancio. Esiste un problema di cassa, legato al fatto che abbiamo dovuto onorare sentenze di esproprio che risalgono al passato, configurabili come debiti fuori bilancio. Per il futuro c'è da mettersi a lavorare tenendo conto che dobbiamo far fronte all'erogazione quantomeno dei servizi essenziali pur in presenza di una diminuzione sensibile dei trasferimenti dello Stato in virtù del federalismo fiscale. Tutto questo purtroppo non può aversi però riducendo le imposte, anzi, saremo costretti a portare le tariffe al massimo. La fragilità del nostro bilancio - ha concluso il sindaco - ha origini antiche". Duro il commento del capogruppo del Pd Pasquale Favale. "Il sindaco- ha detto- e la sua maggioranza, forti della loro presunta autosufficienza si sostituiscono all'organo revisore dando lezione di contabilità a coloro che loro stessi hanno nominato, dimostrando nei fatti di non avere fiducia nei professionisti incaricati e si sono ostinati ad approvare l'assestamento, rischiando di incorrere in eventuali censure da parte del l'organo di controllo. A mio avviso anche dietro questo raffazzonamento si nasconde una cattiva gestione perpetrata dal 2004 ad oggi che ormai é divenuta incontrollabile. I servizi sono sempre più carenti, i cittadini sempre più vessati dal prelievo fiscale e senza un filo logico si continua ad amministrare alla giornata senza una vera e propria programmazione che mai c'é stata. I lavori pubblici sono fermi e non ci ha mai convinto quanto detto dall'assessore Pavese circa la presunta responsabilità dell'ufficio tecnico comunale. Anche quest'ultima vicenda kafkiana - ha concluso Favale- dimostra che ormai questa amministrazione é alla frutta, non ha più risposte da dare ai cittadini, anzi é incapace di fronteggiare alle esigenze del paese. Traggano le dovute considerazioni e si dimettano. I cittadini gliene saranno grati".
Durissimo e incisivo il consigliere Pdl Giuseppe D'Armento. "Il parere sfavorevole- dell'organo di revisione - ha esordito - è uno schiaffo in faccia ad un corpo di governo incompetente, ad un sindaco irresponsabile. Il documento ripete quanto da me sostenuto: i flussi di cassa in entrata sono formulati in modo fittizio su introiti insussistenti, data la scarsa movimentazione dei progressivi di incasso attestati su una percentuale di riscossione bassissima: si e' nell'anticamera del dissesto di Bilancio, avete condotto Nova Siri sull'orlo del precipizio e ora state spingendo per inabissarlo, dimettetevi. Avvilente- ha aggiunto- che le nostre richieste di chiarificazione, si infrangano contro il muro di silenzio omertoso eretto dal sindaco e dalla sua giunta, amaro che il buon senso si infranga contro un solo numero , un solo voto, il voto del Sindaco che non tiene in piedi un paese ma solo se stesso che e' il responsabile oggettivo di un disastro amministrativo senza precedenti . Ma oltre alle responsabilità oggettive vi sono anche responsabilità collaterali, di avallo e consenso, del padre di questa Amministrazione, il senatore Latronico, che l'ha tenuta a battesimo sui palchi e l'ha seguita nel tempo e che e' difatti, a tutt'oggi, il necroforo politico di questa amministrazione da funerale. Egli appare al momento, pero', eclissato ; proprio nel momento in cui servirebbe ancor più il suo illuminato contributo di idee e di esperienza per affrontare questo grave default : probabilmente, è una mia ipotesi, con l'approssimarsi delle politiche, non vuole subire la perdita di consenso elettorale che inevitabilmente deriverebbe- ha concluso D'Armento- dall'accostamento della sua figura politica allo sfacelo amministrativo prodotto da questa compagine di governo".
(Da Il Quotidiano della Basilicata)
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