Le immagini parlano più delle parole. Il video si commenta da solo. Se l’intento degli organizzatori era un’operazione di marketing territoriale: vale a dire, di conoscenza, promozione,valorizzazione del territorio,delle sue risorse,del suo splendido mare e dell’economia turistica legata ad esso, l’obiettivo non è stato centrato. Nel video non c’è traccia del mare. E della sua economia. Non c’è una parola, un’immagine che faccia capire che siamo in una località balneare. In un una località turistica, che da sola, ospita più turisti di Matera e Maratea messi assieme.
Se viceversa, l’obiettivo era la promozione della fragola, bastava dirlo. Bastava parlare chiaro. Una settimana prima , la fragola del meta pontino era stata protagonista in un’altra trasmissione televisiva, senza tutto questo sforzo organizzativo e presumo finanziario. SI è pubblicizzata sui manifesti una cosa. Se ne è venduta in televisione un’altra. Ma si. E’ solo pubblicità ingannevole. Cosa volete che sia, nell’era di Scajola e Bertolaso.. Ma, per puntare su questo prodotto,presumo che chi l’ha promosso, sappia e voglia dirlo anche a noi, quanti sono sul nostro territorio gli imprenditori che si dedicano a questa coltura?Gli ettari di terreno impegnati?Il quantitativo delle fragole che si producono?I mercati di sbocco?Il numero delle persone a cui danno lavoro? E su questi , quanti sono i lavoratori italiani? Ci chiediamo,perchè le fragole e non l’olio, il vino, i kiwi, le albicocche….? Quali i numeri che hanno determinato la scelta a favore della fragola?Quali i vantaggi per la nostra comunità?
Giacchè siamo in tema di numeri: quanto ci è costata questa sagra ? E il pullman affittato per il giro turistico…. a cosa è servito realmente ? Ci avete fatto viaggiare le fragole?
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