giovedì 9 dicembre 2010

Solstizio d'inverno
Tursi aspetta l'antichissimo rito
di SALVATORE VERDE 

Inserito nel programma
“Terra dei solstizi”
previsto dall’accordo
tra la Regione e
il Piot Metapontino
Basso Sinni,
“Solstizio d’inverno” è
un appuntamento
di tre giorni
(da domani a domenica) per conoscere Tursi.
Nel programma sono inclusi spettacoli teatrali, fotografia,
musica, animazione del borgo, esibizione del Balletto Lucano
e del Gruppo Folk locale, inoltre, degustazione di vini doc
e prodotti tipici, il falò e menù speciali nel Palazzo dei Poeti.

«I Progetti integrati di offerta turistica (Piot) rappresentano
una novità assoluta, con il protagonismo dei privati
nell’azione di programmazione di eventi, manifestazioni e
iniziative finalizzate alla valorizzazione delle aree vocate
allo sviluppo turistico.
Significativo che la prima manifestazione del Piot Metapontino,
nel triennio 2010-2012, si svolga adesso nella Rabatana di Tursi,
luogo ricco di storia cultura e suggestioni, proprio perché noi
vogliamo coniugare la destagionalità del turismo balnear
e Jonico con quello paesaggistico e culturale dell’entroterra».

Cosi Vincenzo Ruggero, consigliere regionale dell’Udc e
presidente della Comunità montana Basso Sinni,
capofila della parte pubblica del Piot Metapontino,
destinatario di una gestione di fondi pari a 4.500.000 di euro.
Peraltro, tale somma (l’aspettativa era di oltre il triplo)
è stata sdegnosamente contestata in una riunione della
componente dei soggetti privati, «poiché frutto di un ripartizione
salomonica, ma irrisoria tra i diversi Piot, gonfiati
in regione fino a undici, nonostante che il nostro territorio
abbia la forza dei numeri inoppugnabili, con il 70% delle presenze
turistiche dell’intera Basilicata, e pur essendo stato valutato il primo
per tipologia di progetto, con interventi strutturali
e di potenziamento dei servizi turistici».

L’evento tursitano, tuttavia, si presta pure per qualche riflessione
più ampia. Legittimo dissentire e tutto è giustificabile, ma puntare alla
qualità del valore culturale delle offerte è un precipuo dovere,
coerente con l’indirizzo efficientista e antisperpero perseguito dai privati,
si sostiene da più parti, magari uscendo dalla logica:
i (tanti) soldi ci sono e vanno spesi, a prescindere direbbe l’immenso Totò.
Non può bastare una posticcia citazione culturale per fare cultura,
scomodare addirittura Dante per ottenere qualsivoglia lasciapassare,
offrire tarallucci e vino la sera per calamitare bonomia,
come scrivere un comunicato per guadagnarsi la pagnotta.
Né possono fare eccezioni le collaborazioni istituzionali e progettuali.
Si può incappare in errori, tipo “sono quattro i solstizi nell’anno” o
“la vigilia di S. Lucia è il giorno più breve dell’anno”.
Inammissibile che si ripetano ufficialmente tali arroganti
sciocchezze, nonostante l’umile invito a correggersi.
Fonte: la gazzetta del mezzogiorno



Tursi
Dall'Unità d'Italia ad oggi.
1861
3334
1871
3817
1881
4187
1901
3784
1911
4302
1921
4004
1931
3970
1936
4574
1951
6162
1961
6227
1971
6007
1981
6073
1991
6003
2001
5510
2009
5228

Ben vengano queste iniziative se servono realmente
 a far conoscere, promuovere il territorio. Tursi è uno
 dei Paesi più belli della Basilicata, ricco di storia,
di tradizioni, di cultura.Merita di essere conosciuto,
apprezzato, promosso, valorizzato.
 Buon lavoro

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