Politica & Palazzo
4 January 2011
Bossi scopre delle microspie nel suo ufficio e nella abitazione romana, bonifica gli ambienti e solo
dopo due settimane avvisa Maroni. Ma nessuno dei due denuncia l'accaduto: “Inchiesta inutile"
dopo due settimane avvisa Maroni. Ma nessuno dei due denuncia l'accaduto: “Inchiesta inutile"
Alcune cimici spiavano i dialoghi di Bossi. Lo racconta il leader leghista durante le consuete vacanze natalizie a Ponte di Legno parlando con i giornalisti. “Troppa gente sapeva quello che avevo detto” alla segretaria. E' accaduto due mesi fa, eppure nessuno ha sporto denuncia. Neanche il ministro dell'Interno, avvisato dell'accaduto, si è rivolto alle autorità. Ma nel racconto del senatur ci sono alcune incongruenze. Il leader del Carroccio infatti per bonificare gli ambienti ha interpellato una società privata non romana e solo dopo due settimane ha avvisato il titolare del Viminale. La procura di Roma oggi ha aperto un fascicolo d'inchiesta sulla vicenda. I reati ipotizzati sono quelli previsti dagli articoli 617 e 617 bis del codice penale, quindi “cognizione, interruzione o impedimento illecito di comunicazioni o conversazioni telegrafiche o telefoniche” e “installazione di apparecchiature atte ad intercettare od impedire comunicazioni o conversazioni telegrafiche o telefoniche”. Grave, secondo Di Pietro, che Bossi non abbia denunciato subito l'accaduto. I Radicali chiedono che la magistratura apra un fascicolo “in ossequio al principio dell'obbligatorietà dell'azione penale” anche “a carico dei ministri Bossi e Maroni”, mentre per Pierluigi Mantini dell'Udc i fatti “sono strani e inquietanti a tal punto da far sorgere il dubbio che la cimice possa anche essere una bufala o, peggio, il tarlo di una persecuzione finalizzata alle elezioni anticipate, come in altre occasioni”. Come nel 1996, quando Silvio Berlusconi mostrò un “cimicione” sostenendo di averlo rinvenuto nel suo studio in via dell'Anima. Fu Maroni, allora, a sollevare dei dubbi: “Più che una cimice, pare una mozzarella” di Davide Vecchi
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