martedì 1 novembre 2011

Vini Doc e Docg: cambiano l'etichetta

Vini Doc e Docg: cambiano l'etichetta

I contrassegni autorizzati potranno comportare una riduzione del logo del Ministero

A seguito delle richieste presentate da alcune associazioni di categoria, per venire incontro ai produttori, il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Saverio Romano, con proprio decreto, ha autorizzato la riduzione della larghezza delle “fascette” già stampate dall’istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A. e distribuite alle aziende imbottigliatrici in seguito alle disposizioni previste dal decreto ministeriale del 19 aprile 2011.  

La denominazione Doc (Denominazione di origine controllata)
Viene attribuita ai vini prodotti in zone di piccole o medie dimensioni, come prevedono i disciplinari di produzione, e che per la legislazione UE in vigore possono farsi rientrare nella categoria più ampia dei V.Q.P.R.D.  

La denominazione Docg (Denominazione di origine controllata e garantita)

Viene attribuita ai vini già riconosciuti Doc da almeno cinque anni, che siano ritenuti di particolare pregio, in relazione alle caratteristiche qualitative intrinseche.  

La richiesta dei produttori
La filiera vitivinicola, in concomitanza con le richieste commerciali delle produzioni interessate, ha rappresentato l’esigenza, per motivi tecnici legati all’impiego delle macchine etichettatrici in uso, di utilizzare un contrassegno di minori dimensioni rispetto alle previsioni del precedente decreto.  

I contrassegni autorizzati potranno comportare una riduzione della dimensione del logo del Ministero che, nelle prossime stampigliature, verrà ripristinato. Il nuovo provvedimento, emanato d’urgenza per rispondere alle reali esigenze vivamente segnalate dalla filiera vitivinicola, con la quale erano state elaborate le caratteristiche dei contrassegni, consentirà quindi l’immissione sul mercato dei vini Docg e Doc garantendo, nel contempo, la sussistenza dei nuovi elementi anti-contraffazione e di rintracciabilità che caratterizzano i contrassegni di Stato stampati dall’istituto Poligrafico e Zecca di Stato S.p.A a tutela del comparto vitivinicolo di qualità made in Italy.
Fonte: Vivere

Nessun commento:

Posta un commento