mercoledì 9 novembre 2011

Social shopping: il caso Groupon

a concorrenza sui servizi professionali si sposta sul web

Corso di fotografia a 50 euro anziché 300, una lezione di tango con il maestro argentino a 10 euro invece di 50, una sessione ‘completa’ dal parrucchiere a 40 euro anziché 200 e via così. Queste offerte sono rintracciabili in numerosi siti web già da molti mesi. La novità è che orta anche i servizi professionali possono essere cercati su Internet a prezzi molto più bassi.  

Grazie a Groupon, il sito web che propone beni e servizi a prezzi scontati, una visita cardiologica costa 39 euro invece di 160 e una certificazione energetica 49 euro anziché 250. La concorrenza si è spostata sul web e, come era prevedibile, gli ordini professionali si sono arrabbiati.    

Dopo la denuncia all’Antitrust della federazione degli ordini dei medici e degli odontoiatri sulle visite mediche specialistiche a prezzi stracciati, sono scesi in campo anche avvocati e architetti. I primi per verificare l’eventuale coinvolgimento di legali in un’offerta di trattazione di procedimenti stragiudiziali «a 39 euro invece di 500». I secondi contro le offerte di consulenza e redazione di certificazione energetica da parte di architetti (ma anche ingegneri) iscritti all’ordine.  

Lo scontro ordini-Groupon si fa sempre più acceso, dato che sono ormai parecchi i giovani professionisti che, visto il momento di crisi, stanno ricorrendo al sito web per farsi pubblicità e attirare clientela, contrapponendo prezzi stracciati a consulenze «a norma di tariffa professionale».

Il Consiglio dell’ordine degli avvocati di Firenze ha aperto un’istruttoria per verificare i contenuti degli annunci pubblicitari di «Groupon-Giusto risarcimento», affidandola al consigliere Nino Scripelliti, e soprattutto l’eventuale presenza di avvocati fiorentini coinvolti nell’iniziativa. L’offerta consisteva in «una trattazione di un procedimento stragiudiziale senza ricorrere alle vie legali a 39 euro invece di 500, oppure due procedimenti a 69 euro invece di mille».  

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