Con una mossa a sorpresa, Napolitano ha nominato Monti senatore a vita: nessuno così può dire che sia un tecnico, perché ora è un uomo del parlamento, nominato per i suoi meriti e servigi alla patria. Un patriota. Anzi un Patriot che deve fare fuori Berlusconi tenendolo buono, ma impedendogli che possa gestire la transizione alle elezioni da un punto di forza, disponendo delle tv sue e quelle, anche sue, di Minzolini & C.
Monti farà il lavoro sporco di affossare l’Italia su ordine dell’Europa e del Fondo Monetario Internazionale. Attorno a lui lacrime e sangue. Non sarà il salvatore della patria, ma sarà il killer della povera gente, di quella a reddito fisso e di quella senza reddito, dei pensionati e dei senza lavoro. Renderà più facile i licenziamenti e introdurrà il principio della mobilità (=preavviso di licenziamento anche nel pubblico), accorcerà i diritti, e li farà digerire perché lui viene da fuori, cioè da quella Europa che ci fa pagare l’indecenza di avere tenuto a scorazzare in Italia un essere vergognoso e immondo come Berlusconi.
Monti non toccherà un privilegio (darà qualche mano di vernice con qualche piccola patrimoniale, ma niente di più) perché sarà sostenuto dalla destra che ha provocato questa voragine e da quella sinistra che ha passato il tempo della opposizione a risistemare le posizioni di rendita di questo o quell’imbecille di turno, litigando e dividendosi. Il parlamento è formato dagli stessi che sono prima di Monti. La Lega non vede l’ora di andare all’opposizione per «rifarsi una verginità» (parola di Bossi) e gridare contro la casta romana. Se aumenterà di un solo voto, è segno che ormai non c’è soluzione e possibilità di riscatto per l’Italia della farsa.
Davanti a Monti «super Mario», la sinistra (mi ostino a chiamarla sinistra per lapsus freudiano permanente) squinternata non riesce a trovare una maledetta convergenza, qualunque essa sia e presentarsi con una parola sola, univoca, solenne, intrattabile, anzi per usare il linguaggio clericale, «non negoziabile». Questa parola dovrebbe essere, a mio modo di vedere, questa:
“Noi, Pd, IdV e Sel consapevoli del dramma in cui Berlusconi, la sua cricca, i suoi inquisiti, il suo conflitto di interesse ci hanno portato, impoverendo l’Italia e affamando l’intero Paese che geme e rantola sotto il licenziamento ormai endemico, specialmente giovanile, pur riconoscendo che la responsabilità unica e totale del dissesto economico e sociale del Paese è solo ed esclusivamente di Silvio Berlusconi, che ha sempre negato l’esistenza stessa della crisi, con la presente ci assumiamo le nostre responsabilità, sapendo che saremo penalizzati elettoralmente. Oggi vogliamo cercare quello che riteniamo il bene del nostro Paese che amiamo e vogliamo servire anche contro i nostri legittimi interessi.
Appoggiamo un governo con un presidente del consiglio nominato dal Capo dello Stato che a sua volta formerà la compagine governativa con donne e uomini scelti liberamente dal mondo delle competenze e della cultura senza contrattazione con i partiti. Il numero dei ministri e sottosegretari dovrà essere il più economico possibile.
Il governo porti in parlamento la legge economica che deve alleggerire il peso fiscale e i sacrifici sui redditi medio bassi e per una volta faccia pagare quelli che non hanno mai pagato, complice il governo precedente. Il governo sequestri il patrimonio di Silvio Berlusconi & figli che hanno prosperato con leggi vergogna fatte appositamente per loro e lo devolva a diminuzione del debito pubblico. Il governo metta la patrimoniale sui redditi oltre 500 mila euro, ripristini l’Ici nella forma lasciata dal governo Prodi e innalzi gli assegni pensionistici di sussistenza fino a 1.000,00 euro mensili, specialmente ai portatori di handicap. Mandi l’esercito a ispezionare il territorio alla ricerca di evasione fiscale e lavoro nero. Obbligo di certificare tutto con ricevuta fiscale: chi non rilascia la ricevuta, decade automaticamente se iscritto in qualche albo e comunque non può esercitare per almeno un anno, dopo avere pagato il 150% di tutto il fatturato degli ultimi 10 anni. Rescinda i contratti di cessione delle concessioni televisive e si faccia pagare in contanti a prezzi non solo di mercato, ma anche di fatturato (così impara a fare leggi ad personam). Abolisca tutte le quaranta leggi che Berlusconi ha imposto al parlamento ad esclusivo suo beneficio. Tagli con un colpo secco di accetta i costi della politica, i benefit, i vitalizi e tutto quanto non è un insulto alla decenza. Riformi la legge elettorale abolendo la «porcata» e ripristinando la sovranità popolare con il voto di scelta, attraverso meccanismi che impediscano la frammentazione”.
Poiché il parlamento non voterà mai un pacchetto minimale di giustizia equa come questo, il governo lo vara lo stesso in forma di decreto urgente. In questo modo è il governo in carica che gestisce le elezioni e Berlusconi vada a farsi friggere dove vuole, come vuole e quanto vuole.
Invece avremo Monti con il Nobil Uomo Gianni Letta che gli farà da cane da guardia come sottosegretario per conto di Berlusconi; in altre parole, Berlusconi continuerà a governare attraverso il karma malefico del suo magnaccia di riferimento e puttaniere istituzionale. W la libertà!
Don Paolo Farinella
(10 novembre 2011)
Nessun commento:
Posta un commento