L'ORDINANZA
Capri, estate silenziosa
Il dispositivo ha recepito indicazioni formulate dall'amministrazione comunale attraverso una delibera di giunta, e prevede che dal primo aprile al 31 luglio e dal primo settembre al 31 ottobre nel territorio del comune di Capri l'utilizzo degli strumenti di lavoro agricoli rumorosi sia consentito soltanto per alcune ore al giorno (dalle 12 alle 14 e dalle 18 alle 20) mentre, nello stesso periodo, è tassativamente vietato l'utilizzo di macchine e apparecchiature edili che provocano rumore.
Nell'edilizia sono consentite soltanto le attività manuali, comprese le lavorazioni con l'uso di martelli e scalpelli, che pure sono rumorose, ma limitatamente alla fascia oraria compresa tra le 9 e le 13 per il centro e per Marina Grande e a quella compresa fra le 8 e le 20 per le altre zone.
Ad agosto i limiti sono ancora più stretti e nessun macchinario nè edile nè agricolo è consentito per l'intero mese. Un'ordinanza anti-rumori a Capri era già in vigore dal 1999, ma con restrizioni molto contenute. L'obiettivo delle ulteriori limitazioni, si legge nell'ordinanza, è quello di "tutelare nel migliore dei modi le attività turistiche ed in special modo quelle alberghiere, fondamentali per l'economia del comune di Capri".
Per i trasgressori è prevista una sanzione da un minimo di 25 a un massimo di 500 euro. Il sindaco, specifica l'ordinanza, ha la possibilità di valutare la concessione di eventuali deroghe per comprovate esigenze straordinarie. Gli imprenditori edili dell'isola sono in rivolta contro l'amministrazione comunale. "La nostra attività - dicono in coro - rischia la paralisi".
Costruttori e giardinieri chiedono a gran voce che l'ordinanza venga annullata o almeno rivista e puntano l'indice contro l'amministrazione di Capri per un'iniziativa che a loro giudizio bloccherà per l'intero periodo turistico molte attività all'aperto con danni rilevanti al già fragile settore edile sull'isola.
Da Repubblica
Capri, estate silenziosa
rumori proibiti per legge
Vietate per quasi tutta la giornata le attività lavorative che possano disturbare turisti e residenti: multe fino a 500 euro. Lavoratori edili e giardinieri in agitazione: "Così rischiamo la paralisi".
Le attività rumorose erano già limitate a Capri, nel periodo estivo. Ma una nuova ordinanza più restrittiva ha generato polemiche e preoccupazioni soprattutto nel settore edile. "Disciplina per l'utilizzo delle macchine ed apparecchiature agricole ed edili rumorose e della attività edilizia nel corso della stagione turisticà". Si intitola così il provvedimento numero 30 varato dal capo della polizia municipale isolana, Marica Avellino.Il dispositivo ha recepito indicazioni formulate dall'amministrazione comunale attraverso una delibera di giunta, e prevede che dal primo aprile al 31 luglio e dal primo settembre al 31 ottobre nel territorio del comune di Capri l'utilizzo degli strumenti di lavoro agricoli rumorosi sia consentito soltanto per alcune ore al giorno (dalle 12 alle 14 e dalle 18 alle 20) mentre, nello stesso periodo, è tassativamente vietato l'utilizzo di macchine e apparecchiature edili che provocano rumore.
Nell'edilizia sono consentite soltanto le attività manuali, comprese le lavorazioni con l'uso di martelli e scalpelli, che pure sono rumorose, ma limitatamente alla fascia oraria compresa tra le 9 e le 13 per il centro e per Marina Grande e a quella compresa fra le 8 e le 20 per le altre zone.
Ad agosto i limiti sono ancora più stretti e nessun macchinario nè edile nè agricolo è consentito per l'intero mese. Un'ordinanza anti-rumori a Capri era già in vigore dal 1999, ma con restrizioni molto contenute. L'obiettivo delle ulteriori limitazioni, si legge nell'ordinanza, è quello di "tutelare nel migliore dei modi le attività turistiche ed in special modo quelle alberghiere, fondamentali per l'economia del comune di Capri".
Per i trasgressori è prevista una sanzione da un minimo di 25 a un massimo di 500 euro. Il sindaco, specifica l'ordinanza, ha la possibilità di valutare la concessione di eventuali deroghe per comprovate esigenze straordinarie. Gli imprenditori edili dell'isola sono in rivolta contro l'amministrazione comunale. "La nostra attività - dicono in coro - rischia la paralisi".
Costruttori e giardinieri chiedono a gran voce che l'ordinanza venga annullata o almeno rivista e puntano l'indice contro l'amministrazione di Capri per un'iniziativa che a loro giudizio bloccherà per l'intero periodo turistico molte attività all'aperto con danni rilevanti al già fragile settore edile sull'isola.
Da Repubblica
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