ESPRERIENZA BIPOLARE AL CAPOLINEA
Il clima politico novasirese ritorna rovente, ma come al solito non per diversità di vedute strategiche su grandi opere o progetti ma per la rivendicazione di semplici principi di civismo, di vivere quotidiano, almeno apparentemente. Le polemiche dei giorni scorsi necessitano di una riflessione che deve guardare oltre ciò che si vuole far credere. Il dibattito tra il consigliere di maggioranza ed ex assessore D’Armento da un lato e tutti gli altri: Sindaco, capogruppo di mnoranza PD ed alcuni componenti della maggioranza dall’altro è solo un incidente dialettico? Io credo che continua la vecchia pratica di demolizione politica di qualunque soggetto, di destra o sinistra che sia, che scollegato dai grandi poteri vive la politica in modo autentico e disinteressato, ponendo problemi che interessano i cittadini e non gli interessi di lobby attente al mantenimento dell’elettorato supino dei due senatori, che hanno sempre avuto più interesse a contornarsi di servi sciocchi piuttosto che di teste pensanti. L’esigenza della mia critica politica nasce dalla considerazione che nel tempo, ormai dal lontano 1980, ogni tentativo di crescita politica individuale è stata demolita dagli attuali PD e PdL, che strumentalmente opposti, trovano una convergenza quando si tratta di bloccare chi non è controllabile politicamente, chi non ha padroni! Come non ricordare Enzo Favale? Come non tener conto di quanto da poco accaduto nella crisi Laddomata?
Oggi mi chiedo come mai il capogruppo di minoranza PD, assente dalle tematiche serie del nostro territorio, sente la necessità di intervenire per difendere l’ASM da un consigliere di maggioranza, già attaccato dal suo sindaco? Come mai il Sindaco interviene per difendere la sua ASM e non si pone il problema di intervenire per risolvere ben altre criticità che i concittadini attendono? Forse il teorema regge, forse non è importante difendere l’ASM o risolvere i problemi dei cittadini l’importante è tentare di demolire oggi D’Armento nella PdL, come ieri è stato importante tentare di demolire Battafarano, Montagna, Vassallo nel centro sinistra, come l’altro ieri è stato importante tentare di demolire Pavese e Stricagnoli nel PdS. Ma questi solo i casi più eclatanti, gli eterni cugini di PD e PdL sono accomunati anche da una lunga attività di controllo politico del territorio, di pseudo valorizzazione di risorse giovani finalizzata alla conduzione delle loro campagne elettorali. Oggi però ho la sensazione che qualcosa sia diversa, non esiste un solo soggetto politico, esistono sul nostro territorio più risorse e se ben strutturate sono in grado non solo di reggere le sfide politiche che verranno, ma in sinergia di superare i limiti di chi ha già provato da solo a fronteggiare questi potentati. L’amministrazione Santarcangelo continua a non governare, si vede costretta a dover periodicamente correre ai ripari per fronteggiare richieste di poltrone e spettanti compensi, è evidente a tutti la frattura della maggioranza che dimostra come le squadre fatte per vincere non sono funzionali ai cittadini ma solo agli strateghi che le hanno assemblate. Il PD, invece, ancora una volta auto referenziato e solitario, dichiara di avere già il candidato sindaco, peccato che sia il peggior rappresentate politico della pseudo-sinistra degli ultimi anni.
Peccato che sia la nostra comunità a scontare tutto questo, forse è l’ennesima prova che bisogna superare per capire che i falsi proclami e le false promesse servono solo a chi le fa per raggiungere i propri obiettivi elettorali fuori da nova siri, invece alla nostra comunità restano i problemi che i servi sciocchi non sapranno, non vorranno e non potranno risolvere.
Come rappresentante di Sinistra Ecologia e Libertà chiedo un atto di estremo coraggio al Sindaco: chiedo di porre fine a questo teatrino, tale coraggio testimonierebbe l’affetto nei confronti dei propri cittadini. Coraggio che successivamente dovremo avere noi tutti nell’inseguire quel sogno di indipendenza politica che ci liberi a Nova Siri dal duopolio PD – PdL e ponga davvero le basi per un confronto serio fatto di lavoro per risolvere i problemi veri dei nostri concittadini.
Gino Battafarano
componente Direttivo Provinciale di SEL
Dal quotidiano della Basilicata
Perche’ critico Favale!
RispondiEliminaConsiderata l’aria che si respira, non vorrei che i miei interventi passassero come “accanimento personale”nei confronti del capogruppo consiliare del PD di Nova Siri.
Però, anche se il rischio è reale , lo voglio correre, perché non ho altra strada , se voglio esercitare il mio diritto di critica nei confronti dell’operato di chi ci rappresenta, tanto di Maggioranza che di Minoranza.
Cosa rimprovero a Favale? Le cose di sempre. La superficialità con la quale affronta le questioni; la mancanza di lucidità politica; l’assenza di un progetto, di una strategia politica che faccia gli interessi della PD, della gente del centrosinistra e dell’intero Paese; l’aver ridotto l’azione politico-amministrativa ad una elementare comunicazione a mezzo stampa; di svolgere il suo ruolo politico , senza passione, senza impegno, limitandosi a fare, quello che in gergo politico chiamano il minimo sindacale(non ingannino gli specchietti per allodole di questi giorni) .
La domanda che mi sono posto e pongo è : qual è l’utilità politica per il PD di questa campagna personale nei confronti di D’Armento? Perché tale è !!! Che interesse politico si può avere, a ridurre la questione D’Armento, dopo che non si è saputo o voluto affrontare i nodi politici della questione Laddomata, a una banale lite su un frigorifero? Possibile che dentro e dietro quel frigorifero non si riesca a vedere altro? Non si riescano a vedere i problemi politici che Favale dovrebbe conoscere, approfondire, sviluppare, comunicare? Quelli ,su cui , poi, costruire le sue battaglie politiche?!
Perché al terzo articolo giornalistico contro D’Armento, si dimostra di conoscere , come certe lavandaie pettegole, tutti i retroscena della vicenda, e non si ha l’onestà politica di sviluppare, approfondire la giusta analisi politica , la giusta riflessione, e di mettere, conseguentemente, in piedi idonee ed efficaci iniziative politiche per progettare, costruire un percorso politico nuovo ( se ci sono le condizioni) a Nova Siri ?
continua
Perché continuare a fare con D’Armento gli stessi errori , consumati con Laddomata? Perché gli avversari di oggi,per il PD di Nova Siri, non possono essere gli alleati di domani? Perché distruggere se si può costruire ?
RispondiEliminaDa cittadino mi chiedo, ma perché Favale, anzichè attaccare D’Armento, reo di aver sollevato, problemi realmente sentiti dai cittadini, non si è fatto promotore di iniziative politiche , in consiglio comunale, dove far convergere la sua volontà, quella di D’Armento e di tutti quelli che ritengono che i temi della salute del cittadino, a cominciare dalla riduzione dei posti letto all’ospedale di Policoro, per finire ai servizi erogati presso le sedi delle guardie mediche meritano maggiori attenzioni, maggiori risorse, da parte dei dirigenti dell’azienda e da parte della classe politica? Sono o no, servizi che meritano di essere potenziati? Migliorati ? Non soppressi? Non trascurati?
Perché non si è dato, da parte del consiglio comunale di Nova Siri, il giusto sostegno istituzionale alle associazioni di cittadini, medici, costituiti in comitato a difesa dell’ospedale di Policoro?
Forse i cittadini di Nova Siri sono favorevoli al taglio di ben 89 posti letto? Forse i cittadini di Nova Siri sono favorevoli a un pronto soccorso, in affanno in questo periodo, figuriamoci durante la stagione estiva quando la popolazione nel metapontino si triplica? Forse i cittadini di Nova Siri, vanno tutti in cliniche private?
Se la maggioranza, di cui D’Armento fa parte, non ha avuto la sensibilità politica di approvare un documento politico di sostegno istituzionale ( tra l’altro richiesto dal comitato “pro ospedale” a tutti i consigli comunali del metapontino)e D’Armento , è costretto a farlo a mezzo stampa, a titolo personale, perché Favale non ha sentito il bisogno politico di chiedere la convocazione del consiglio comunale per esprimere a nome del popolo novasirese, solidarietà e sostegno alla lotta in difesa dell’ospedale di Policoro? In questo modo i cittadini avrebbero potuto vedere le reali posizioni dei consiglieri e la tenuta della maggioranza.
Perché D’Armento deve essere annullato con queste squalificanti iniziative pseudopolitiche? Perché non sfidarlo, invece, concretamente,sul terreno politico-amministrativo, a cominciare dalle piccole azioni quotidiane ,per finire alle grandi questioni legate allo sviluppo del nostro territorio?
continua
Ma un altro elemento di riflessione che vorrei offrire – senza passare per l’ennesimo professorino- è sul momento della nascita politica di D’Armento.
RispondiEliminaIl nome di D’Armento, come quello di Pancaro, viene fuori da un’assemblea di giovani del PDL critici nei confronti dell’operato dei vecchi amministratori.
Viene fuori da una assemblea che si fa interprete di una volontà di cambiamento, di rinnovamento della politica, più vicina ai bisogni della gente e del territorio: questa è la politica che vogliono portare nel nuovo governo della città. D’Armento e Pancaro
( persone per formazione culturale,politica e professionale diverse) sono il nuovo, sono il cambiamento. Sono stati premiati dall’elettorato perché si sono presentati e sono stati visti con questo vestito addosso. Senza nulla togliere a Pancaro ( persona che conosco e che stimo) , se viene meno D’Armento, quel progetto politico di rinnovamento perde peso e spessore, zoppica , cammina con una sola gamba .
La domanda , a questo punto è : cosa e quanto, c’è ancora di quella visione politica e programmatica nella nuova giunta? Cosa è rimasto del nuovo? Dov’è concretamente? In cosa si manifesta? E’ sufficiente? In cosa si differenzia dal passato? E da qui che parte la sfida! Deve essere politica non personale. Ci si deve rivolgere alla gente, a quei giovani, con proposte politiche e culturali dalle quali emerga la forza ideale,progettuale, innovativa, di chi vuole fare politica per contribuire a cambiare seriamente il volto di questa città.
continua
Altro spunto di riflessione: quando nasce il conflitto ?
RispondiEliminaIl conflitto politico vero ( per noi che non conosciamo i retroscena…) comincia quando D’Armento,mostra segni di insofferenza nella gestione, da parte del Sindaco, della questione Laddomata, che di fatto ha paralizzato l’attività politico-amministrativa; D’Armento chiede al Sindaco maggiore decisionismo, di smettere i panni di “ Quinto Fabio Massimo il temporeggiatore”e risolvere una questione che è di fondamentale importanza perché impedisce alla macchina amministrativa di dare risposte ai bisogni dei cittadini .
E’ questa la sua colpa ? Aver individuato la causa politica del blocco dell’attività politico-amministrativa, e di conseguenza chiesto misure per l’eliminazione del problema? Se questa è la sua colpa, in linea generale,senza entrare nel merito della questione, preferiamo mille volte, rappresentanti del popolo che parlano in nome di un mandato popolare ,difendono i bisogni di chi li ha delegati a quel compito di tutela, rispetto a chi, per calcolo (politico ?) tace, venendo meno al mandato di fiducia ricevuto dagli elettori. D’Armento ha osato, ha rischiato e paga, per aver fatto solo il suo dovere di rappresentante del popolo. Favale, invece ,ha continuato a fare quello che ha sempre fatto : ha dormito. Non ha approfittato. Non si è fatto interprete di nessuna iniziativa politica tesa a mettere seriamente in difficoltà la maggioranza: a farne venire fuori le divisioni,consentendo nel frattempo,con tutta calma, a Santarcangelo ,di saldare tutte le fratture politiche con il gruppo di Laddomata, nelle quali Favale non si è inserito e non le ha allargate.
In sintesi : D’Armento ha fatto ciò che avrebbe dovuto fare l’opposizione, l’opposizione,invece, ha fatto l’opposizione a D’Armento.
Favale ha permesso a Santarcangelo, senza dare battaglia, di estromettere Laddomata, di annullarne il progetto politico, di arruolarne i soldati nel suo esercito,pagando un irrisorio prezzo politico, addirittura inferiore a quello pagato inizialmente a Laddomata. Il tutto con la complicità politica,silenziosa , passiva di Favale.
continua
Ci domandiamo, di nuovo : siamo in presenza (dopo quindici anni tra i banchi del consiglio comunale ?) di un principiante della politica, che in maniera improvvisata ha portato , in assoluta buonafede un attacco sbagliando bersaglio?
RispondiEliminaOppure, siamo in presenza, considerata la qualità e lo spessore politico , riconosciuto a livello provinciale e regionale, ai “veri” dirigenti locali del PD, di un lucido progetto politico?
E quali obiettivi potrebbe avere questo progetto?
L’investimento (l’ennesimo) su Favale? Oppure si sta, invece, logorando proprio Favale, costringendolo ad accendere fuochi che non può controllare, a bruciare terreni politici che potrebbero risultare a lui e al PD,utili sia in fase di avanzata che di ritirata ?
O, ancora, siamo in presenza , di chi ha percepito il potenziale politico di D’Armento, ne ha capito il progetto politico che potrebbe mettere in piedi , la pericolosità, e cerca di neutralizzarlo?
D’Armento come Laddomata ? D’Armento potrebbe ripercorrere la strada civica percorsa da Laddomata, con la differenza che D’Armento copre tutti i punti deboli che non hanno consentito a Laddomata di vincere. Questo a Destra e a Sinistra fa paura!
Se D’Armento abbia o meno questi progetti , poco importa : in politica si viene attaccati , neutralizzati, a volte, più per i progetti che gli altri vedono in noi, che per quelli che noi abbiamo in testa.
D’Armento, tra l’altro, considerato il mancato gioco di sponda di Favale, non dirà mai ( e fa bene, qualora l’idea l’avesse partorita) in questo momento che coltiva questa ambizione.
In sostanza, come ho avuto modo di scrivere in passato, a Nova Siri, l’elettorato è molto più libero di quanto lo si voglia far credere. Quelli che non rispondono alle due “chiese” sono la maggioranza. Ma la storia, purtroppo, da sempre, la fanno le minoranze organizzate. D’Armento viene percepito, da entrambe le chiese, in questo momento , come un pericolo: più per il futuro che per il presente. Di qui, l’interesse per entrambi, ad annullarlo. A D’Armento, però,per quello che abbiamo visto finora, non manca, di certo, l’intelligenza per neutralizzare queste azioni tendenti al suo annullamento politico, e credo saprà rispondere , rilanciando la sfida sul piano politico-programmatico, dove sarà visibile a noi tutti, chi ha idee, chi lavora, chi ha passione vera per la politica e chi vende fumo.
Se uno di estrema sinistra come Battafarano e uno di destra come D' armento dicono la stessa cosa , forse qualcosa di vero c'é
RispondiEliminaA breve la pubblicazione di una mia "lettera aperta a Gino Battafarano" sul Blog di NovaSiri.
RispondiEliminaScusatemi,dimenticavo di firmarmi: Rosario Picolla
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